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Cronaca Ostuni

Immigrato in coma in fondo al pozzo che stava riverniciando

In ospedale si è ripreso. Era stato ingaggiato in nero da un cittadino francese, denunciato dalla polizia, proprietario di un cantiere privato nelle campagne di Ostuni

OSTUNI – Un immigrato ingaggiato in nero per la pulizia di alcune cisterne in un cantiere privato di Contrada Donnagnora, nelle campagne di Ostuni, ha rischiato la morte per intossicazione sul fondo di una cisterna, in cui ieri giovedì 13 giugno era impegnato a imbiancare le pareti dopo averla ripulita dai depositi. Gli agenti del commissariato di Ostuni della Polizia di Stato, al termine degli accertamenti condotti sul luogo assieme al servizio Spesal della Asl di Brindisi, hanno denunciato a piede libero un cittadino francese, proprietario degli immobili.

I reati ipotizzati a carico di P.D. di 59 anni, nato a Parigi e residente in Francia, sono quello di lesioni personali colpose, e di violazione delle norme del Testo unico della Sicurezza sui luoghi di lavoro, e del regolamento per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento, o ad essi confinanti. A ciò si aggiunga il fatto che il cittadino extracomunitario non è stato regolarmente ingaggiato dal datore di lavoro, lo stesso proprietario del cantiere privato.

La polizia ha proceduto anche al sequestro probatorio dell’area di cantiere in cui, veiene rilevato in un comunicato della questura di Brindisi, erano presenti “attrezzature fatiscenti, pozzi privi di lucernai o sistemi anti caduta, e l’assenza di parapetti di protezione vani prospicienti il vuoto”. Trasportato in coma in ospedale a causa delle esalazioni di vernici e solventi inalate in fondo al pozzo, l’infortunato si è poi ripreso, ed è stato dimesso con prognosi di 30 giorni. L’indagine, sottolinea sempre la polizia, prosegue per verificare l’eventuale violazione di altre normative.

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