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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Operazione Gold Cars, un indagato nega gli addebiti davanti al gip

Martino Ancona è l'ultimo delle persone coinvolte nel blitz ad essere ascoltato dal giudice. Il gruppo è accusato di aver rivenduto illecitamente auto in leasing

OSTUNI - E' stato ascoltato questa mattina (giovedì 11 marzo) Martino Ancona 58enne residente a Milano e difeso dai legali Giuseppe Guastella e Michele D'Agostino, coinvolto nell'operazione "Gold Cars". Davanti al gip Tea Verderosa del Tribunale di Brindisi, Ancona ha negato gli addebiti contestati, non si sarebbe mai interessato delle trattative di acquisto dei veicoli poi rivenduti all'estero. Nella notte tra il 4 e il 5 marzo gli agenti della squadra mobile di Brindisi e del commissariato di Ostuni hanno arrestato 9 persone, quattro recluse in carcere e cinque ai domiciliari, per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di appropriazione indebita di autovetture di grossa cilindrata e di notevole valore economico ai danni di ignare società del settore e autoriciclaggio dei proventi dei delitti.

Per gli investigatori, coordinati dal pm della Procura di Brindisi Pierpaolo Montinaro, gli indagati, tutti ostunesi, avrebbero messo in piedi una rete per appropriarsi indebitamente di auto di grossa cilindrata, da rivendere poi nel Nord Italia e anche all'estero. Jaguar, Audi, Bmw: per l'accusa il gruppo, con ruoli prestabiliti, noleggiava le vetture in leasing, utilizzando società fittizie precostituite per l'occasione, non saldando poi i conti con le ignare società di leasing. Facevano perdere le tracce delle auto e poi le rivendevano, realizzando cospicui guadagni. Le indagini hanno avuto origine da alcune denunce querele per appropriazione indebita di autovetture presentate da società di noleggio, sfociate nell’emissione di alcuni decreti di sequestro preventivo delle autovetture interessate.

Lunedì 8 marzo sono comparsi davanti al gip gli indagati ristretti in carcere: sono il 55enne Giacomo Errico, il 50enne Gennaro Cantore, il 49enne Gaetano Sasso e il 58enne Ottavio Moro, tutti residenti a Ostuni. Errico, difeso da Ladislao Massari, e Moro, difeso da Giovanni Zaccaria, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il primo è considerato il capo della consorteria criminale. Cantore e Sasso, difesi dall’avvocato Mario Guagliani, hanno risposto al giudice. Il legale presenterà istanza di attenuazione della misura cautelare nei confronti dei suoi assistiti. Poi il 10 marzo è stato il turno degli indagati ai domiciliari: si tratta degli ostunesi Angelo Vincenti, 48 anni, Damiano Lanzillotti, 44 anni, Antonio Andriola, 51 anni e Giuseppe Lacorte, 29 anni. Hanno chiarito la propria posizione, negando gli addebiti.

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