OSTUNI - La querela era stata formulata in modo errato. Per questo la 24enne di Casarano (Le) che a novembre dello scorso anno aveva portato via con uno stratagemma la figlioletta di due anni e mezzo dalla casa famiglia cui era stata affidata dal Tribunale dei minorenni di Lecce, lanciandola dalla finestra, è stata prosciolta, insieme al compagno che l’aveva aiutata nell’impresa. La donna era accusata di inottemperanza alla disposizione del giudice sulla base della querela formulata dalla casa-famiglia (di Ostuni) che però, come sostenuto dall'avvocato Riccardo Mele, legale della giovane mamma, era stata formulata in modo errato e non è stata quindi ritenuta valida dal giudice monocratico di Brindisi, Gianluca Fiorella, che ha emesso sentenza di non luogo a procedere.

La scena era stata filmata dalle telecamere di servizio della struttura, la bambina fu ritrovata qualche giorno dopo, dai poliziotti del commissariato di polizia di Ostuni che operarono insieme ai colleghi del commissariato di Taurisano (Lecce), in Germania, a casa di alcuni parenti del compagno della 24enne.

Nel corso di un incontro programmato con la bambina, la donna, che all'epoca dei fatti era anche incinta, aveva approfittato di un momento di distrazione della psicologa presente all’incontro e aveva lanciato dalla finestra la piccola, afferrata dal compagno (che aveva preventivamente avvisato attraverso il telefono cellulare) che l'attendeva in strada, per poi saltare lei stessa sul cofano della vettura e fuggire insieme all'uomo, portando via la bimba.