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Cronaca

Pacco bomba a Milano per errore: era destinato ad un imprenditore di Brindisi come quello del 22 marzo

BRINDISI - Nella tarda serata si è appreso che il pacco-bomba individuato e inertizzato dagli artificieri dei carabinieri nel depositi della Sda di Carpiano (Milano), non era destinato ad un imprenditore milanese, ma ad un imprenditore brindisino. Il mancato recapito aveva fatto rientrare in giacenza il plico, rintracciato dopo alcuni giorni di indagini a partire dal 22 marzo, quando un pacco-bomba gemello confezionato con polvere da sparo, chiodi e un innesco a strappo a batteria era stato consegnato a Gianluca Facecchia, responsabile della società cooperativa di pulizia L'Ancora che gestisce anche il servizio all'ospedale Perrino.

BRINDISI - Nella tarda serata si è appreso che il pacco-bomba individuato e inertizzato dagli artificieri dei carabinieri nel depositi della Sda di Carpiano (Milano), non era destinato ad un imprenditore milanese, ma ad un imprenditore brindisino. Il mancato recapito aveva fatto rientrare in giacenza il plico, rintracciato dopo alcuni giorni di indagini a partire dal 22 marzo, quando un pacco-bomba gemello confezionato con polvere da sparo, chiodi e un innesco a strappo a batteria era stato consegnato a Gianluca Facecchia, responsabile della società cooperativa di pulizia L'Ancora che gestisce anche il servizio all'ospedale Perrino.

Il plico trovato a Carpiano era stato spedito da Lecce, probabilmente lo stesso giorno di quello pervenuto a Facecchia, ma per una serie di circostanze non era arrivato a destinazione. Ricostruito il percorso dei pacchi, i carabinieri del Nucleo operativo di Brindisi sono riusciti oggi a trovare la pista finale, e hanno avvertito i colleghi milanesi, che alle 18,30 sono giunti con artificieri e cani esplosivi al deposito dove era probabile che il pacco si trovasse.

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