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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Carovigno

Pantanagianni, lama distrutta dal fuoco

CAROVIGNO – Brucia il canalone di Pantanagianni, come un mese fa, ma questa volta la distruzione del canneto e della macchia mediterranea è pressoché totale. Il canneto ricrescerà subito, per la macchia mediterranea ci vorranno molti anni. Ciò sembra importare molto poco a chi è il responsabile indiretto della devastazione: la gente che abbandona gli sfalci di potatura dei propri giardini o i rottami e le vecchie cose eliminate dalle abitazioni estive. Il colpo di grazia lo tira invece chi appicca il fuoco a questi rifiuti.

CAROVIGNO – Brucia il canalone di Pantanagianni, come un mese fa, ma questa volta la distruzione del canneto e della macchia mediterranea è pressoché totale. Il canneto ricrescerà subito, per la macchia mediterranea ci vorranno molti anni. Ciò sembra importare molto poco a chi è il responsabile indiretto della devastazione: la gente che abbandona gli sfalci di potatura dei propri giardini  o i rottami e le vecchie cose eliminate dalle abitazioni estive. Il colpo di grazia lo tira invece chi appicca il fuoco a questi rifiuti.

Come hanno potuto notare oggi pomeriggio i carabinieri di Carovigno, giunti sul posto, e soprattutto l’occhio esperto dei vigili del fuoco, le fiamme sono partite proprio dal materiale incendiato accanto ai cassonetti della spazzatura, fatto che lungo le marine di Carovigno e persino nei pressi dell’area protetta di Torre Guaceto sembra prassi consolidata.

Il vento di scirocco ha fatto il resto, propagando le fiamme all’erba ancora secca malgrado l’ottobre inoltrato , quindi alla macchia e al letto della lama di Pantanagianni ricoperto dal canneto che adesso è stato spazzato via dell’incendio. L’attenzione ambientale in queste zone è prossima allo zero: i vigili del fuoco del distaccamento di Ostuni, intervenuti alle 15,20 sul posto, si chiedevano sino a quando avrebbero dovuto affrontare tipologie di incendi tipicamente estivi, e tipicamente colposi o dolosi.

A Carovigno le iniziative ambientaliste non sono riuscite a fermare la cementificazione del costone nord-ovest della Lama di Mezzaluna, a Santa Sabina, e le denunce sugli attacchi al canalone di Pantanagianni sono cadute nel vuoto. Proprio su un lato di questa lama è prevista la realizzazione di un villaggio turistico. Ma cosa offrirà questa costa al turismo, cemento e macchia annerita dal fuoco?

E arriva subito, dopo questo ennesimo incendio, la reazione di Legambiente di Carovigno: "Legambiente Carovigno dice basta. Basta a tutto quanto sta succedendo nel nostro territtorio. E' di circa 20 giorni fa l'incendio, circoscritto, della zona umida di Pantanagianni, mentre oggi tutto il canneto ha preso fuoco. Come è possibile? Non c'è più il caldo torrido. I vigili del fuoco affermano che il fuoco è partito da un punto particolare, dai cassonetti dei rifiuti strapieni di materiale di ogni genere. I rifiuti sono ovunque - dice Filomena Magli - e i risultati di una differenziata così lodata, da parte dell'amministrazione, dove sono? Dove è il rispetto del territorio , per cui il Comune aveva addirittura richiesto  la Bandiera Blu?".

A queste domande, sostiene Legambiente di Carovigno, "non ci sono risposte, ma Legambiente risponde con una denuncia  di disinteresse  da parte dell'amministrazione, agli scarsi controlli sulla raccolta dei rifiuti affidata alla Carbinia. E' il momento di chiamare tutta la popolazione di Carovigno - conclude il comunicato - ad un un attento controllo di ciò   che è rimasto del nostro territorio. Una giornata di protesta è in previsione nei prossimi giorni, insieme a tuute le associazioni presenti sul territorio".

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