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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

“Papà eroe: ha salvato i suoi figli dalla furia del torrente del Pollino”

Cordoglio di Papa Francesco. Il ricordo del direttore del carcere: “Servitore dello Stato”. la salma attesa per giovedì mattina alle 9,30

CISTERNINO – "Papà eroe, Gianfranco Fumarola. Poliziotto della prima linea, bravo ragazzo cresciuto a Cisternino". Con la forza della disperazione ha messo in salvo i suoi due figli di 11 e 12 anni, strappandoli alla furia devastante del torrente del Raganello nel Parco del Pollino. Li ha spinti su un punto roccioso, prima di essere travolto restando ferito in maniera gravissima. Ha lottato per la vita, non ce l’ha fatta. I suoi ragazzi sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco.

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Cisternino in lutto

Cisternino piange per quel papà di 43  compiuti il 22 giugno scorso. Piangono i colleghi della polizia penitenziaria del carcere di Taranto, in cui prestava servizio. Sono tutti in lacrime per quei ragazzi, per il piccolo di casa, quattro anni appena, e per la moglie. Lei, Cinzia, maestra di scuola primaria, originaria della Calabria, è rimasta con il terzogenito la mattina in cui nel canyon del Raganello è scoppiato l’inferno di acqua e fango. Pura casualità. Il destino, dice qualcuno. Destino sordo all’amore che Gianfranco Fumarola nutriva per la sua famiglia.

L’ultima foto con la moglie e i tre figli, l’aveva scattata poco prima che la gola del Raganello diventasse trappola mortale per undici persone. L’agente della polizia penitenziaria è deceduto in ospedale, nella notte, a causa delle gravissime ferite riportate. Hanno pregato per lui. Ma lo schiacciamento del torace non gli ha lasciato scampo.

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Le inchieste e il sequestro delle Gole

Questa mattina il procuratore capo di Castrovillari ha autorizzato la restituzione delle salme alle famiglie. Dieci morti. Non ci sarà autopsia. Due le inchieste aperte dopo la tragedia: c’è quella penale che segue le ipotesi di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazioni e omissione di atti d’ufficio e c’è quella amministrativa, annunciata ieri dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, una volta arrivato a Civita, il piccolo comune della Calabria, nel cui territorio ricade il Parco del Pollino.

Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli,  ha compiuto un sopralluogo nelle zone delle Gole del Raganello, e ha ribadito che nelle ore precedenti alla piena del torrente, era stata diramata un’allerta. La comunicazione è stata acquisita agli atti dell’inchiesta assieme alla prima informativa di reato. Il procuratore capo ha disposto il sequestro delle Gole. Il provvedimento è stato eseguito in mattinata (giovedì 23 agosto).

Il funerale

La salma del poliziotto farà rientro nella sua Cisternino, dove saranno celebrati i funerali.La salma è attesa per le 11 di oggi nella sala commiato in via San Quirico nei pressi dei parchi urbani. Il funerale sarà celebrato il 24 agosto, venerdì, alle 16,30 nella chiesa madre che si trova a pochi metri dal luogo di preghiera. Rientreranno a Cisternino la moglie e figli dell'agente di polizia penitenziaria, le condizioni di salute dei quali non sono ancora pienamente ristabilite.

In lutto i concittadini, molti dei quali lo ricordano ragazzino. C’è chi persino corre indietro nel tempo, arrivando a quando Gianfranco Fumarola lavorava come cameriere nelle sale ricevimento della zona.  Poi la scelta di entrare nella polizia penitenziaria. Era contento di esserci riuscito. Ha incontrato l’amore, ha voluto una famiglia. Aveva realizzato anche questo sogno.

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Il ricordo del sindaco

"L'ipotesi è che, come farebbe ogni padre, prima di essere trascinato dall'ondata di piena abbia salvato i due figli, che sarebbero stati trovati dai soccorritori attaccati a dei rami o a delle rocce", sostiene il sindaco di Cisternino, Luca Convertini. Tra le strade del paese, lo si vedeva spesso correre. L’ultima volta, poco prima di iniziare le ferie estive.

Il  direttore del carcere

"Era un Poliziotto della prima linea, sempre in servizio a turno di prima e notte", dice il direttore della casa circondariale di Taranto, Stefania Baldassarri. “L'ultimo giorno prima di partire per le vacanze l'ho incontrato e mi ha detto: "Quando torno lo sistemiamo questo carcere, lo miglioriamo, non si preoccupi".

“Un servitore dello Stato, un Poliziotto penitenziario che ho avuto l’onore di conoscere e del quale ho subito apprezzato le qualità eccezionali soprattutto di lealtà, un esemplare padre di famiglia, mi piacerà ricordarlo per quello sguardo fiero e orgoglioso che mostrava tutte le volte che mi parlava della sua splendida famiglia. Riposa in pace caro Gianfranco e grazie, di tutto".

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Il messaggio del Pontefice

Al dolore della famiglia del poliziotto, si è unito Papa Francesco al termine dell’udienza generale in Vaticano.  “Il mio pensiero va alla tragedia” in cui “hanno perso la vita escursionisti provenienti da varie regioni”, ha detto il Pontefice.  La mia spirituale vicinanza ai loro familiari e ai feriti". Oggi in Calabria, lutto in tutti i comuni della Regione. 

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