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Cronaca Ostuni

Parcheggi ko: in previsione dei Deep Purple è emergenza

OSTUNI - Posti auto: il caos è servito. Dal parcheggio del Foro Boario (out da due anni) alle strisce blu finite nell'occhio del ciclone. In attesa che l’inchiesta avviata dalla Procura di Perugia faccia chiarezza sul futuro della Sis, in città regna l’incertezza. Stalli in stato di stallo. Dagli accertamenti è emerso che la società di Mantignana di Corciano aveva rapporti con svariate Pubbliche amministrazioni della penisola ed era dedita alla corruzione ed alla manipolazione di gare di appalto per la gestione dei parcheggi comunali a pagamento.

OSTUNI - Posti auto: il caos è servito. Dal parcheggio del Foro Boario (out da due anni) alle strisce blu finite nell'occhio del ciclone. In attesa che l’inchiesta avviata dalla Procura di Perugia faccia chiarezza sul futuro della Sis, in città regna l’incertezza. Stalli in stato di stallo. Dagli accertamenti è emerso che la società di Mantignana di Corciano aveva rapporti con svariate pubbliche amministrazioni della penisola ed era dedita alla corruzione ed alla manipolazione di gare di appalto per la gestione dei parcheggi comunali a pagamento. L’arresto dei vertici della “Sis srl”, apre dunque un capitolo assai delicato, che da qui a qualche mese potrebbe portare anche alla risoluzione del contratto con la società umbra. Al vaglio delle Fiamme gialle, nell’ambito dell’inchiesta che abbraccia diverse regioni, anche le gare d’appalto che dagli inizi del 2000 ad oggi hanno visto la società umbra aggiudicarsi a più riprese la gestione dei parcheggi a pagamento presso il Comune di Ostuni.

Il primo cittadino non ha dubbi sulla regolarità dei bandi gestiti dalla macchina amministrativa di Palazzo San Francesco, ma ciò non toglie che la collaborazione con l’impresa perugina, alla luce di eventuali illegalità che dovessero emergere nel rapporto tra la Sis ed altri Enti locali sparsi in Italia, rischia di saltare. A quel punto per la gestione dei circa 500 stalli a pagamento dislocati in città andrebbero individuate nuove forme di gestione.

Ma non è l’unica incognita, attorno alle aree di sosta. Da un paio di anni, infatti, il Comune deve fare i conti anche con un’altra controversia legale, quella che ruota attorno ai sigilli, ben saldi, posti al parcheggio comunale a suo tempo attrezzato a valle della città.

Collocata a ridosso dell’anfiteatro “Campo Boario” (struttura all’aperto che ospita buona parte dei concerti inseriti nel cartellone dell’estate ostunese), l’area fu posta sotto sequestro nel settembre del 2008. “Parcheggio abusivo”, chiosò l’Arma. La ragione? “Sarebbe stato ricavato, senza il nullaosta, all’interno di un’area sottoposta a vincolo archeologico e paesaggistico”.

Questa la tesi sostenuta dai militari del Nucleo regionale dei carabinieri per la Tutela del Patrimonio culturale, che nella mattinata del 18 settembre 2008, con l’ausilio del personale dell’Arma della locale stazione, apposero i sigilli ad uno dei due terreni dove il Comune un paio di mesi prima aveva eseguito l’intervento di bonifica e sistemazione.

Le indagini, maturate a seguito di un esposto, consentirono di accertare una irregolarità di fondo legata all’intervento di sistemazione dell’area. Ossia: su quel terreno (3.600 metri quadri) il Comune a giudizio dell’Arma non avrebbe potuto eseguire alcun tipo di intervento senza il consenso della Sovrintendenza ai Beni Culturali, trattandosi di un sito sottoposto a vincolo archeologico e paesaggistico. Da qui il provvedimento di sequestro penale, che scattò in esecuzione di un decreto emesso della Procura della repubblica presso il Tribunale di Brindisi.

Alla vigilia della nuova stagione turistica, ricca di eventi programmati presso l’Anfiteatro (a partire dall’attesissimo concerto dei Deep Purple, fissato per il 27 luglio), il Comune si trova a dover valutare ipotesi alternative: “Se il dissequestro non dovesse arrivare - spiega l’assessore comunale alla Viabilità, Augusto Iaia - è chiaro che studieremo soluzioni diverse. Ad esempio potenzieremo i bus-navetta con aree parcheggio presenti in altri punti della città. Stiamo valutando, dunque, diverse strade”.

Il primo cittadino, nei mesi scorsi, confidava sul dissequestro: “Le finalità che ci spinsero ad attrezzare quell’area a parcheggio - spiegava Tanzarella - emergono in tutta la loro evidenza e legittimità. Sono certo che i chiarimenti già forniti dall’Ufficio tecnico comunale e dall’Ufficio legale del Comune consentiranno a giorni di restituire alla città un’area parcheggio assai utile sotto il profilo logistico”. Ma ad oggi (e sono passati due anni) il sito resta sotto sequestro.

Investimenti complessivi per circa 2 milioni di euro, quelli approvati a suo tempo dal Consiglio comunale ed eseguiti dalla Pubblica amministrazione locale per riqualificare l’intera viabilità a valle del Centro storico. Opere per gran parte ultimate nel 2008, tra nuovi rondò, doppi sensi di marcia ed un paio di aree attrezzate a parcheggio. Un piano studiato e posto in essere per snellire il traffico e rendere la circolazione più sicura lungo alcuni tratti sino ad allora particolarmente a rischio.

Questo il contesto nel quale il Comune aveva provveduto a finanziare, attraverso gli stessi fondi Por, i progetti per la realizzazione di un paio di aree parcheggio all’interno di altrettanti terreni adiacenti il Foro Boario. Obiettivo: ricavare i posti auto sufficienti a reggere l’urto della grande affluenza di pubblico destinata a ruotare attorno all’anfiteatro all’aperto. Una pianificazione avviata a conclusione, sebbene con una ferita aperta: la mancanza di parcheggi adeguati. E aspettando i Deep Purple, si pensa come correre ai ripari.

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