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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Parlamentari brindisini, pubblicati i redditi: in testa Latorre, ultimo Matarrelli

L'ex senatore di Fasano nel 2017 ha dichiarato 126.745 euro, più di Gentiloni, del ministro Padoan, di Di Maio, Renzi, Meloni e Di Battista. Il mesagnese si ferma a 93.437

BRINDISI  - Inavvicinabili rispetto all’ex numero uno del Movimento CinqueStelle, Beppe Grillo, tornato all’attività artistica, con reddito dichiarato 420.807 euro nel 2017, ma i parlamentari pugliesi (ex, dopo le ultime elezioni) sono riusciti comunque a superare alcuni big. Dichiarazione dei redditi alla mano. Nicola Latorre, di Fasano, espressione del Pd, guida il gruppo dei brindisini, con 126.753 euro nel quale Toni Matarrelli, mesagnese, è fanalino di coda con 93.437.

Le dichiarazioni dei redditi

Nicola LatorreIn nome della trasparenza tutti i deputati e i senatori italiani hanno autorizzato la pubblicazione delle ultime dichiarazioni dei redditi, riferibili al 2017,  raccolte e disponibili on line (quindi a portata di tutti), sul sito del Parlamento da ieri. Lo hanno fatto anche i brindisini, costretti però a fare i conti con la fine dell’esperienza politica a Roma, non essendo stati eletti, travolti dalla valanga dei grillini, o neppure ricandidati.

Latorre (nella foto accanto), funzionario di banca sino all'avvio della carriera politica, espressione del Pd, ha conquistato il podio, primo della classifica tutta brindisina: il suo reddito imponibile è superiore rispetto a quello dichiarato da Pier Carlo Padoan, titolare del Ministero all’Economia nel governo di Paolo Gentiloni e dello stesso premier uscente. Il ministro ha dichiarato 122.457 euro, il premier 107.401. Il presidiente uscente della Commissione Difesa del Senato deve arrendersi alla ministra Valeria Fedeli, all’Istruzione, ricerca e università: è rimasto indietro di 55mila euro circa visto che lei ha dichiarato 182.016 euro.

In ogni caso il reddito di Latorre supera quello dell’aspirante premier dei CinqueStelle, Luigi Di Maio il quale ha dichiarato 98.471 euro, così come quello della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni pari a 98,421. Il senatore uscente fasanese, inoltre, è riuscito a superare anche l’altro grillino, Alessandro Di Battista, a sua volta autore del soprasso rispetto a Di Maio, sempre redditi alla mano: nel 2017 il suo reddito imponibile ammontava a 113.471 euro. Più del rivale politico del Pd, Matteo Renzi, di recente dimissionario dall’incarico in seno al partito: 107.100 euro.

La classifica

VITTORIO ZIZZA-3Il reddito di Renzi è stato superato dal senatore uscente Vittorio Zizza (foto accanto), espressione dei fittiani, ricandidato ma non eletto nella Camera dei Deputati in Noi con L’italia, la cosiddetta quarta gamba che avrebbe dovuto dare sostegno a Forza Italia. Zizza, imprenditore di professione, ha dichiarato 116.74 euro. Attività che ha ripreso a svolgere, pur continuando a svolgere quella politica a livello locale. A Zizza, quindi, spetta il secondo gradino del podio. Reddito superiore anche al presidente uscente del Consiglio dei ministri, Gentiloni: quota 107.401.

Il gradino numero tre è dell’ex deputata Elisa Mariano di San Pietro Vernotico, ricandidata e non eletta nel Partito democratico: 98.471 euro, reddito imponibile legato al dottorato di ricerca, stando ai dati comunicata dalla stessa ex onorevole. Non è stato indicato però che tipo di dottorato, né tanto meno dove è svolto.

La somma dichiarata da Elisa Mariano supera quella del collega di partito, l’ex senatore Salvatore Tomaselli, nativo di Francavilla Fontana ma ostunese d’adozione: 95.287 euro, stando alla dichiarazione. Tomaselli si è presentato come dirigente e imprenditore. E’ il quarto in classifica.

Pietro Iurlaro-2A seguire c’è il senatore, ex anche lui, Pietro Iurlaro di Francavilla Fontana, nel gruppo Ala-Pri: 93.710 euro. Per Iurlaro è iniziata ufficialmente la campagna elettorale come aspirante sindaco di Francavilla Fontana, come sfidante diretto di Maurio Bruno, espressione del centrosinistra, a trazione Pd, dopo essere stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza. Iurlaro, dipendente dell’ex Istituto autonomo case popolare, è sostenuto anche dalla Lega con Salvini, con la quale c’è stato l’apparentamento dopo l’incontro con il coordinatore provinciale Paolo Taurino.

Sesta posizione, essendo rimasto di poco indietro, per Nicola Ciracì, di Ceglie Messapica: 93.671 euro, ha dichiarato l’ex deputato espressione dei fittiani, ricandidato alla Camera per Noi con l’Italia ma rimasto fuori. Nella sua scheda non risulta la professione, ma il titolo di studio: laurea in Scienze politiche.

Mauro Vizzino e Toni Matarrelli, presentazione candidatura Riccardo Rossi-2Chiude la classifica Toni Matarrelli di Mesagne, deputato uscente, eletto in Sel, poi passato in Articolo Uno ora Liberi e Uguali: 93.437 euro, stando al reddito imponibile dichiarato e pubblicato on line sul sito della Camera dei Deputati, nel quale risulta che l’ex onorevole è laureato in Lettere.

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