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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Mancato rispetto delle ordinanze di demolizione: multe in arrivo

Accertate le omissioni, il Comune è obbligato a procedere. Sanzioni da 3mila sino a 20mila euro per gli inadempienti

BRINDISI – In arrivo sanzioni amministrative anche pesanti, mittente il Comune di Brindisi, per chi non ha ottemperato negli ultimi anni alle ordinanze di demolizione per opere abusive. Si tratta di pratiche definite nel 2016 dal commissario prefettizio, nella determinazione dell’entità delle sanzioni stesse, relative a ordinanze del 2014 e 2015 cui gli interessati non avevano dato corso. Ma i mancati adempimenti erano stati puntualmente verificati e segnalati da relazioni degli organi di polizia incaricati dei con trolli.

Nessuno poteva illudersi di scampare agli obblighi o di non pagarne le conseguenze: infatti per la pubblica amministrazione l’attività sanzionatoria è obbligatoria, e non discrezionale. E così ecco le nuove ordinanze, questa volta con le sanzioni, fermo restando l’obbligo di demolizione. Chi intenderà opporsi, potrà proporre ricorso al tar, considerando la convenienza di accollarsi spese legali a fronte dell’incertezza sull’esito del giudizio dei magistrati amministrativi.

Alcuni casi. Due signore di Brindisi, la proprietaria del terreno e la realizzatrice delle opere considerate abusive in contrada Palmarini, per non aver ottemperato all’ordinanza di demolizione di un immobile di 100 metri quadrati per circa 300 metri cubi di volumetria, dovranno versare una sanzione di 8mila euro. Due cittadini di San Vito dei Normanni, congiunti, dovranno versare 20mila euro al Comune di Brindisi per la mancata demolizione di opere realizzate presso un immobile in località Posticeddu – Apani Nord. L’entità della sanzione è stata incrementata dal fatto che le opere si trovano in una zona ad alto rischio idrogeologico.

Ammonta a 10mila euro la sanzione a carico di una signora di Brindisi, per la mancata demolizione di opere abusive esterne (si tratta di ampliamenti) ad un immobile in località Giancola. Ma non sfuggono neppure le opere abusive realizzate in  appartamenti condominiali, come nel caso di tre inquilini di un immobile di via Mecenate che dovranno pagare sanzioni di tremila euro a testa per ampliamenti abusivi rispettivamente di 22,50 metri cubici, 18,90 e 6,30. Insomma, prima o poi i conti arrivano senza qualche condono di mezzo.

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