Cocaina spacciata dietro al Teatro Verdi, due patteggiamenti
Per Antonella Carbone due anni, pena sospesa: rimessa in libertà, era ai domiciliari dal 3 dicembre scorso. Rosario Piccinno chiude il conto a due anni e quattro mesi e resta ristretto nella sua abitazione. Gli arresti della Mobile in flagranza di reato: sorpresi con 18 dosi di cocaina
BRINDISI – Patteggiamento per i due brindisini arrestati con l’accusa di spaccio di cocaina alle spalle del Nuovo Teatro Verdi: per Antonella Carbone il conto è stato chiuso a due anni, pena sospesa, di conseguenza è stata rimessa in libertà, mentre Rosario Piccinno due anni e quattro mesi, resta ristretto nella sua abitazione.
Il gip del Tribunale di Brindisi ha ritenuto congrua l’applicazione della pena chiesta dal difensore di entrambi, Giuseppe Guastella, con il parere favorevole del pubblico ministero. I due erano stati arrestati dagli agenti della Mobile, diretti dal vice questore aggiunto Sfameni, il 3 dicembre scorso.
Furono sorpresi in una Smart con 18 dosi di cocaina e duemila euro in contanti, arresto immediato poi convalidato con il riconoscimento per entrambi dei domiciliari, come chiesto dal penalista per la ragazza in relazione allo status di incensurata, mentre per Piccinno mise in evidenza la condotta osservata dal giovane dopo essere finito nella rete dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Lecce chiamata Canali, sull’esistenza di un gruppo di stampo mafioso a Torre Santa Susanna, con diramazioni anche a Brindisi.