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Cronaca

Pedofilo abusa del cognato di 8 anni

TARANTO – Ha 29 anni, originario della Puglia, e viveva nel Bergamasco. Aveva una relazione con una ragazza del posto ed era socievole e simpatico. Il giovane però aveva una “passione” deviata: era attratto dai bambini. Dopo alcune segnalazioni da parte dei genitori delle piccole vittime, l’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Bergamo a Taranto, con l’accusa di atti sessuali continuati nei confronti di due minorenni. E’ rinchiuso dal 14 gennaio scorso presso il carcere di Bergamo ma la notizia solo oggi è stata resa nota per esigenze investigative. Fra le vittime un bambino disabile al cento per cento.

TARANTO Ha 29 anni, originario della Puglia, e viveva nel Bergamasco. Aveva una relazione con una ragazza del posto ed era socievole e simpatico. Il  giovane però aveva una “passione” deviata: era attratto dai bambini. Dopo alcune segnalazioni da parte dei genitori delle piccole vittime, l’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Bergamo a Taranto, con l’accusa di atti sessuali continuati nei confronti di due minorenni. E’ rinchiuso dal 14 gennaio scorso presso il carcere di Bergamo ma la notizia solo oggi è stata resa nota per esigenze investigative. Fra le vittime un bambino disabile al cento per cento.

Le indagini sono iniziate alla fine dello scorso anno, dopo che i parenti di una delle vittime, un bambino di 8 anni, si erano rivolti ai carabinieri di Bergamo, segnalando una serie di abusi sessuali nei confronti del piccolo. In seguito al racconto del bambino, i genitori avevano chiesto consiglio ai militari affinchè valutassero la gravità degli abusi, in considerazione del fatto che l’autore era il compagno della sorella della giovane vittima. Pochi mesi, e gli investigatori sono arrivati a conclusione delle indagini, accertando i gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’operaio 29enne tarantino, il quale avrebbe abusato sessualmente anche un minorenne invalido, sempre suo parente.

E’ un ragazzino di 13 anni, invalido totale una delle vittime degli abusi – oltre al ragazzino di 8, nonché fratellino della compagna – compiuti dall’operaio pugliese. I militari lo hanno arrestato a Taranto, dove l’uomo era tornato a vivere dopo essere stato scoperto dai familiari. Secondo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti, gli abusi sarebbero durati almeno otto mesi, da aprile 2011 al novembre successivo. L’uomo avrebbe abusato più volte, dei due cuginetti di 8 e 13 anni.

Durante le indagini, inoltre, è emerso che lo stesso giovane pugliese, è stato sorpreso a parlare in chat e ad inviare continui sms in cui riferiva della sua inclinazione con persone che avevano le sue stesse tendenze sessuali. Inoltre, il 29enne è stato poi intercettato al telefono con alcuni familiari, mentre cercava di difendersi. E’ questa una delle prove che gli inquirenti hanno successivamente utilizzato contro di lui.

Quando i carabinieri sono andati a prelevarlo, il 29enne si trovava in Puglia, dove si era di nuovo trasferito da qualche settimana, a seguito della decisione di lasciare la compagna e i due figli, probabilmente perché aveva capito che i suoi parenti nutrivano dei sospetti sul suo conto. Ora l’uomo è rinchiuso nel carcere di Bergamo ma le indagini proseguono per capire se l’uomo abbia abusato anche di altri bambini al di fuori della cerchia familiare. Incensurato e ritenuto del tutto insospettabile, dopo essere stato scoperto, l’operaio aveva abbandonato la compagna e i due figli, si era licenziato dal lavoro ed era tornato in Puglia, dove i carabinieri lo hanno arrestato.

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