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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Erchie

Pena definitiva: lapidò a morte complice

ERCHIE – è stato arrestato stasera ad Erchie, per scontare una pena residua definitiva di 13 anni di reclusione, il 25enne Giampiero Specolizzi, che nel maggio del 2006 legò e lapidò a morte dietro un muretto di campagna, l’imbianchino Antonio Scoditti di 47enne. Il cadavere di Scoditti fu scoperto il 17 maggio, e inizialmente i carabinieri seguirono la pista di una vendetta passionale, dato che Scoditti era sospettato di avere un debole per le minorenni.

ERCHIE – è stato arrestato stasera ad Erchie, per scontare una pena residua definitiva di 13 anni di reclusione, il 25enne Giampiero Specolizzi, che nel maggio del 2006 legò e lapidò a morte dietro un muretto di campagna, l’imbianchino Antonio Scoditti di 47enne. Il cadavere di Scoditti fu scoperto il 17 maggio, e inizialmente i carabinieri seguirono la pista di una vendetta passionale, dato che Scoditti era sospettato di avere un debole per le minorenni.

Invece la verità saltò fuori alcuni mesi dopo: Scoditti era stato incaricato da una banda locale di balordi di piazzare una decina di telefoni cellulari rubati, ma aveva tenuto per sé gli apparecchi scatenando l’ira di Specolizzi e di altri membri della banda, che la sera del 16 maggio 2004 lo attirarono fuori di casa con una scusa, lo sequestrarono e andarono ad ammazzarlo a sassate nelle campagne di contrada Macchie Nuove.

Il blitz scattò il 7 giugno del 2005: assieme a Specolizzi vennero arrestati  dai militari della stazione dell’Arma di Erchie e della compagnia di Francavilla Fontana anche Andrea Livieri, allora 28enne, e Marco Palmisano, che aveva 25 anni. I tabulati telefonici, peraltro avevano legato l’utenza della vittima con quella di Specolizzi proprio nella serata critica della scomparsa dell’imbianchino e della sua uccisione. Alla fine, la confessione dello Specolizzi davanti al pm ed ai carabinieri. Ora la condanna è andata in giudicato.

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