Pendolari report: "Ecco come viaggiamo"
Condizioni di viaggio ritenute disumane. Sporcizia che si mescola agli effetti del vandalismo cui non si riesce ad ovviare. Tanto da rischiare, come pare sia accaduto, conseguenze per la propria salute contraendo perfino infezioni.
Condizioni di viaggio ritenute disumane. Sporcizia che si mescola agli effetti del vandalismo cui non si riesce ad ovviare. Tanto da rischiare, come pare sia accaduto, conseguenze per la propria salute contraendo perfino infezioni.
E’ quanto denunciano alcuni studenti della provincia di Brindisi che hanno scritto una lettera di proprio pugno per denunciare le condizioni dei mezzi di trasporto per i pendolari della zona di Ceglie Messapica, Francavilla Fontana, Ostuni e San Michele Salentino. Le loro dichiarazioni sono corredate di fotografie, scattate con gli smartphone.
“Vetri verdastri, pareti sbriciolate, pavimenti e sedili sporchi, pezzi cadenti e acqua che cade dal soffitto; sembra essere una scena di un film di paura, un luogo da incubo che solamente i migliori registi di thriller saprebbero ricreare” scrive il gruppo di “studenti indignati”. “In realtà – prosegue - è la situazione di degrado che si evidenzia da anni sulle autolinee e treni delle Ferrovie Sud Est (Fse), di cui i responsabili sembrano non notare o addirittura far finta di non vedere proprio quello che ogni mattina centinaia di studenti vivono".
Questo problema si è trasformato in una circostanza a dir poco spiacevole, nel momento in cui si sono verificati, di recente, casi di infezioni tra gli studenti che, tra l’altro, viaggiavano a bordo di questi mezzi di trasporto in totale incuria”. “Adesso noi giovani studenti vorremmo essere ascoltati e tutelati dal punto di vista igienico-sanitario che di certo è stato trascurato in questi ultimi anni.Chiediamo quindi una maggiore attenzione nei riguardi di questo stato di incuranza, sperando che nell’anno nuovo siano fatti controlli meticolosi e diligenti per poter offrire così, sia a noi che ad altri passeggeri, la possibilità di muoverci senza alcun timore”.
