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Cronaca

“Pensionata circuita da nipote e moglie: perizia anche sui farmaci”

Dopo la scoperta di un bonifico di 245mila euro, chiesti accertamenti sulle condizioni della donna di 86 anni e su gocce somministrate. Trovato un testamento in favore della coppia

BRINDISI – Perizia medica per accertare le reali condizioni di salute della donna di 86 anni che, secondo l’accusa, sarebbe stata circuita da un nipote e dalla moglie, entrambi sotto inchiesta dopo la scoperta di prelievi e bonifici per 245mila euro. Perizia anche sui farmaci somministrati all’anziana, costretta a letto, a partire dalle gocce trovate sul comodino della sua camera.

Una pattuglia della Finanza a Napoli

La richiesta di perizia

L’istanza è stata presentata al pubblico ministero Simona Rizzo, titolare del fascicolo, dall’avvocato Daniela d’Amuri, in qualità di curatore nominato dal gip del Tribunale di Brindisi Tea Verderosa lo scorso 25 ottobre, e dall’avvocato Daniela Faggiano in nome e per conto degli altri nipoti dell’anziana. La richiesta della perizia scaturisce dall’esito della visita fatta alla pensionata, residente in un’abitazione di Carovigno, assieme all’amministratore di sostegno, Emanuela De Luca (avvocato nominato in precedenza).Secondo le due penaliste sussistono, allo stato, elementi tali da rendere necessari accertamenti medico legali perché la pensionata è stata trovata immobile nel suo letto, incapace di muovere gli arti, in condizioni igieniche non ritenute appropriate e poco incline al dialogo. 

Le gocce

daniela d'amuri-11

In quella occasione, il curatore ha trovato alcuni medicinali e tra questi due confezioni di gocce, con accanto in bigliettino scritto a penna con la posologia: 25 gocce al giorno. Si tratterebbe di gocce solitamente somministrate ai malati affetti dal morbo di Parkinson, ma non risulterebbe che la pensionata soffra di questa patologia. Non dalla documentazione medica già acquisita nell’ambito dello stesso procedimento penale, scaturito dalla denuncia di alcuni nipoti della donna, rappresentanti dall’avvocato Daniela Faggiano.

Risulta che la pensionata sia “affetta da inferiorità psico-fisica derivante da decadimento cognitivo rapidamente progressivo con grave deficit deambulatorio, piaghe da decubito sacrale e calcaneare bilaterale”. Lo stato di infermità è stato certificato dalla commissione medica della Asl di Brindisi il 19 dicembre 2016 e successivamente confermato da visita specialistica del 16 maggio. Questa documentazione risulta allegata alla istanza rivolta dal nipote della pensionata, poi finito sotto inchiesta, per la nomina di un amministratore di sostegno in favore dell’anziana. Veniva indicata la moglie. La coppia di coniugi è difesa dall’avvocato Giuseppe Lanzalone.

I bonifici

daniela faggiano ok-2Il curatore lo scorso 31 ottobre ha depositato denuncia evidenziando che, in un breve arco temporale, erano stati effettuati diversi prelievi, come già esposto dall'avvocato Faggiano (nella foto accanto) per conto degli altri nipoti della pensionata. Periodo coincidente con quello durante il quale la delega bancaria era nelle mani della moglie del nipote. Dagli accertamenti risulta che il 20 settembre sono stati prelevati 245mila euro. Conto prosciugato – secondo questa ricostruzione – il giorno prima dell’udienza fissata davanti al giudice tutelare. Più esattamente, ci sarebbe stato prima un bonifico di 30mila euro a beneficio del conto corrente della moglie del nipote dell’anziana, poi un secondo di 215mila euro.

Il testamento

Dagli atti, inoltre, è emersa una scrittura privata firmata dall’anziana, il cui testo appare confuso e lascia intendere che in caso di morte l’intero patrimonio della donna spetterebbe alla moglie del nipote. Le denunce depositate dagli avvocati Faggiano e d’Amuri hanno portato  al sequestro preventivo degli immobili, oltre che del conto corrente, eseguito nella giornata di ieri dai militari della Guardia di Finanza di Carovigno.

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