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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

I tre rapinatori e il pensionato onesto: un'altra Brindisi, nella stessa giornata

Di storie da raccontare, per fortuna, ce ne sono tante: Brindisi, del resto, e verrebbe da dire per fortuna, è una città dai mille volti. Questa è una vicenda commovente, se contestualizzata, una bella pagina di vita di strada che porta speranza

Di storie da raccontare, per fortuna, ce ne sono tante: Brindisi, del resto, e verrebbe da dire per fortuna, è una città dai mille volti. Questa è una vicenda commovente, se contestualizzata, una bella pagina di vita di strada che porta speranza: un pensionato e la sua ricerca, durata un pomeriggio, dello sconosciuto che aveva perso un portafogli per la strada. Lo ha cercato per mari e per monti, finché non è riuscito a individuarlo e a riconsegnargli quanto aveva perso. Con tutto il contenuto in denaro, spiccioli inclusi.

E’ accaduto mercoledì 3 dicembre, giornata nera per Brindisi. Al mattino un commando armato di fucile e martelli aveva fatto irruzione dall’ingresso principale in un centro commerciale già brulicante di addetti ai lavori e clienti. Attimi di terrore puro si erano vissuti all’ipermercato: vetri infranti, gioielli portati via, gente chiusa negli sgabuzzini presi dal panico. Scene da brivido in una galleria di negozi che per la sua strutturazione labirintica avrebbe da essere a prova di incursioni.

L’immagine di Brindisi intrappolata in una fotografia di città a forte vocazione delinquenziale non è l’unica di cui si può fare bella mostra. C’è un’altra Brindisi che va raccontata. E’ la Brindisi onesta che in silenzio e senza guadagnarsi clamore fa il proprio dovere, una Brindisi solidale con il prossimo, disposta ad aiutarlo, nonostante lo stato di necessità.

Alle 10 eravamo al centro commerciale Le Colonne, alle 14 siamo in via Ponte Ferroviario. C’è una persona in moto, è un cancelliere del tribunale che si chiama Francesco Forleo, che ha da poco finito di lavorare. Gli si sfila il portafogli dalla tasca e cade per strada. All’interno ci sono 130 euro e un paio di carte elettroniche. Non se ne accorge, non si accorge neppure di quel che accade dietro di lui. Un pensionato che risiede a Bozzano e che passava di lì osserva la scena. Ferma il traffico e prende il portamonete. Chi lo ha smarrito se ne rende conto una volta giunto a casa. Va a fare denuncia, senza nutrire alcuna speranza di riavere quel che ha perso.

Il pensionato di Bozzano, F.T., avvia le ricerche. Si reca all’indirizzo in cui abita una parente del proprietario del portafogli ma la porta non gli viene aperta, perché è uno sconosciuto e sembra tutto uno scherzo. Non si arrende a quel punto F.T. Se a quel punto avrebbe potuto mollare, prendere i soldi, e interpretare quella porta chiusa come un segno del destino, l’uomo continua a fare chiamate finché non individua Forleo al quale rende il portafogli integro, così come lo aveva rinvenuto. Senza accettare ricompense.

“E’ un gesto da rimarcare – racconta Forleo – una testimonianza di onestà che va sottolineata. A F.T. vanno i miei ringraziamenti più sentiti”. Sì, è un’azione che in altri tempi, in altri contesti, potrebbe apparire anonima, normale, scontata. Ma che purtroppo, visto lo stato di necessità, non lo è affatto. Una storia che merita di finire sul giornale perché infonde coraggio, a dispetto di chi si guadagna la ribalta con rocambolesche azioni violente.

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