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Cronaca

Pericolosi truffatori sulla superstrada

BRINDISI – Urtano intenzionalmente un’auto sulla fiancata e poi costringono il malcapitato automobilista a risarcire il fantomatico danno causato alla vettura. E’ questo il modus operandi seguito da due truffatori, un uomo e una donna.

BRINDISI – Urtano intenzionalmente un’auto sulla fiancata e poi costringono il malcapitato automobilista a risarcire il fantomatico danno causato alla vettura. E’ questo il modus operandi seguito da due truffatori, un uomo e una donna, entrati in azione sulla strada statale 613 che collega Brindisi a Lecce. Una delle vittime è una 32enne di Faenza (Ravenna), originaria di Lecce.

L’episodio si è verificato giovedì pomeriggio, all’altezza dello svincolo per Tuturano. L’automobilista, alla guida di una Renault Clio, è stata speronata da una Fiat Punto di colore blu durante una manovra di sorpasso. La malcapitata è stata quindi costretta ad accostare e scendere dalla sua auto. Il conducente della Punto, invece, è rimasto alla guida del veicolo.

Questi ha cominciato a urlare e inveire nei confronti della donna, intimandole di risarcire il danno provocato alla carrozzeria, oltre allo spavento riportato dalla donna seduta sul lato passeggero, che a suo dire era in stato interessante. Notando però qualcosa di insolito nel modo di fare della presunta puerpera, la 32enne ha subito capito che quello appena capitatole, non era un semplice incidente.

Così, in preda al terrore, ha consegnato al malfattore tutto il denaro che aveva nel borsellino, pari a circa 40 euro. Dopo aver visto dileguarsi la Punto, la vittima ha raggiunto l’area di servizio più vicina, dove le è stato riferito che già altre automobiliste, quello stesso giorno, si erano imbattute nella medesima disavventura.

La donna si è poi recata presso la questura di Brindisi per sporgere denuncia. I poliziotti brindisini, in sinergia con i colleghi leccesi, hanno avviato un’indagine volta ad appurare se questo episodio possa essere correlato con una rapina perpetrata nella tarda serata di martedì, sulla via Adriatica, nei pressi di Lecce, ai danni di un 29enne alla guida di una Grande Punto.

Sotto la minaccia di una pistola a tamburo impugnata da un individuo con volto coperto da passamontagna, supportato da un complice che si teneva a pochi metri di distanza, il giovane è stato costretto a scendere dal veicolo, per consegnarlo ai banditi. Una Fiat Grande Punto appunto, forse la stessa che giovedì ha imperversato sulla strada statale 613.

 

 

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