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Cronaca Via Raffaello Sanzio

Spari contro palazzina: perquisizioni e controlli al rione Sant'Elia

Si indaga a ritmo serrato per risalire a movente e autori dei colpi di arma da fuoco esplosi in via Raffaello. Rinvenuti diversi bossoli riconducibili a una pistola e a un fucile mitragliatore

BRINDISI – Ondata di controlli e perquisizioni dopo gli spari in via San Raffaello, al rione Sant’Elia. Il movente e il destinatario (o di destinatari) dell’atto intimidatorio che ha seminato il panico la notte fra martedì 12 e mercoledì 13 settembre sono ancora avvolti nel mistero. I carabinieri della compagnia di Brindisi al comando del capitano Luca Morrone lavorano a ritmo serrato per risolvere il giallo.

Fin dalla mattinata di mercoledì i militari si sono recati presso le abitazioni di soggetti già noti alle forze dell’ordine, alla ricerca di elementi che possano indirizzare le indagini verso una pista specifica. Contestualmente sono stati predisposti posti di controllo al Sant’Elia, con una intensificazione dei servizi di monitoraggio di piazza Raffaello e di altre strade già teatro di recenti fatti di cronaca. Come da routine, i militari hanno acquisito le immagini riprese dagli impianto di videosorveglianza.

Difficilmente, però, la svolta potrà arrivare dalle telecamere. Gli occhi elettronici di cui sono dotati il Penny market e altre attività commerciali dell’isolato, infatti, sembra non abbiano ripreso i banditi in azione. Non si potrà contare neanche sul supporto di testimoni oculari, visto che nessuno dei residenti ascoltati dai carabinieri è stato in grado di fornire indicazioni degne di nota.

Si parte, dunque, da poche certezze. Una di queste è l’Alfa Giulietta grigia che subito dopo la seconda raffica di spari ha ingaggiato un inseguimento con una pattuglia del Norm della compagnia di Brindisi che si era appena recata in via Mantegna, poiché in quella zona, stando alla segnalazione di un cittadino arrivata intorno all’una, si era udita la prima sequenza di spari.

Lo scenario si è schiarito la mattina successiva, quando le forze dell’ordine, coadiuvate dal personale della Scientifica, sono tornate sul posto per i rilievi del caso. Sull’asfalto, all’altezza del Penny Market, sono stati ritrovati 4-5 bossoli. Almeno altri 4 bossoli giacevano sul marciapiede di una stradina situata fra via Raffaello e piazza Raffaello. E poi ci sono vari fori di proiettile. Tre sulla facciata di una palazzina ad angolo fra via Raffaello e via Caduti di via Fani. Altri tre sul balcone di un appartamento al primo piano in cui risiede un personaggio già noto alle forze dell’ordine, che proprio nella giornata di martedì era tornato a casa dopo un periodo di detenzione presso una comunità.

Sempre al primo piano della palazzina di via Raffaello, ma sul versante opposto rispetto a quello del balcone preso di mira, una finestra del pianerottolo è andata in frantumi. Sono due le armi utilizzate: una pistola semiautomatica e un fucile mitragliatore (forse un kalashnikov). Non vi sono dubbi sul fatto che il movente sia maturato in un contesto malavitoso. C’è un conto in sospeso, evidentemente, fra gli autori del gesto (o chi lo ha commissionato) e il destinatario del “messaggio” recapitato dal commando. 

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