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Cronaca

Il belvedere ridotto a pattumiera: il destino di via Santa Teresa

Rami, foglie e sporcizia. Sono raggruppati lì a formare diversi mucchi. Sono molto probabilmente le rimanenze di una potatura avvenuta giorni addietro e che nessuno si è degnato di eliminare in maniera adeguata. Ci troviamo in via Santa Teresa, a pochi metri dall'omonima piazza, e in quello che, a tutti gli effetti, potrebbe definirsi uno dei belvedere di Brindisi

BRINDISI - Rami, foglie e sporcizia. Sono raggruppati lì a formare diversi mucchi. Sono molto probabilmente le rimanenze di una potatura avvenuta giorni addietro e che nessuno si è degnato di eliminare in maniera adeguata. Ci troviamo in via Santa Teresa, a pochi metri dall’omonima piazza, e in quello che, a tutti gli effetti, potrebbe definirsi uno dei belvedere di Brindisi. E, anche se guardando verso il porto la vista è splendida, con un colpo d’occhio che va dal Castello Svevo al Monumento al Marinaio, fino al canale Pigonati, voltando lo sguardo a pochi metri di distanza, lo spettacolo da meraviglioso si trasforma in indecente.

Via Santa Teresa-3Purtroppo non è una novità, è una scena che si ripete spesso, basti pensare a via Amerigo Vespucci, la passeggiata che porta alla Lega Navale, di fronte, a poche centinaia di metri, la bellezza del lungomare, con i palazzi che si affacciano sul porto, la scalinata virgiliana e le luci che si riflettono sullo specchio d’acqua, mentre il punto da dove si osserva è in balia della sporcizia, con gli odori che provengono dalle “cucine” dei venditori ambulanti e le cartacce buttate dalle auto in corsa. Ma questi non sono gli unici casi.

La zona che va da Piazza Santa Teresa fino alla Porta Thaon De Revel è una delle più caratteristiche di Brindisi, vi sono chiese di rilevanza storica, palazzi settecenteschi e le “Sciabbiche”, dovrebbe essere tenuta giustamente in lustro, avere la giusta attenzione da parte di chi vuole valorizzare la città, ma spesso è abbandonata a se stessa, rendendola al contrario una zona da evitare.

Gli sfalci di potatura sul belvedere-3I resti delle piante abbandonati così, da giorni, non solo diventano un buen retiro per topi e insetti con le logiche problematiche igienico-sanitarie che ne derivano, ma offre un esempio perfetto di come la città è gestita: da lontano appare simile ad una cartolina, perfetta e distante, che invoglia a visitarla, invece basta avvicinarsi per osservare uno spettacolo di abbandono,  menefreghismo, incuria.

Le foto di BrindisiReport.it che documentano lo stato in cui si trova il belvedere, scattate in un lasso di tempo che va da giovedì 14 a domenica 17 maggio, non hanno bisogno di troppe parole. Chi sceglierebbe quella balconata come luogo per passare qualche minuto osservando la città? Chi porterebbe la propria donna per scambiarsi qualche bacio a pochi metri dai resti della potatura? Chi si vanterebbe, di fronte a qualche amico “straniero”, di un simile belvedere?

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