Petizione per messa in sicurezza delle strade provinciali: raccolte oltre 900 firme
Sono 925 le firme raccolte a nel giro di poche ore per chiedere la sistemazione delle strade provinciali a sud di Brindisi che collegano San Pietro Vernotico con Torchiarolo, Campo di Mare, Mesagne e il capoluogo
SAN PIETRO VERNOTICO – Sono 925 le firme raccolte a nel giro di poche ore per chiedere la sistemazione delle strade provinciali a sud di Brindisi che collegano San Pietro Vernotico con Torchiarolo, Campo di Mare, Mesagne e il capoluogo. Strade che versano in una situazione scandalosa. L’iniziativa è stata promossa dal consigliere di minoranza di Forza Italia l’avvocato Michele Lariccia ed è stata subito accolta e condivisa da centinaia di cittadini non solo residenti a San Pietro.
Domenica 23 aprile in piazza Beniamino Persano da mattina a sera c’è stato un via vai di gente proveniente anche da Tuturano, Cellino e Torchiarolo indignata per lo stato in cui versano le strade provinciali sempre più pericolose. La raccolta di consensi proseguirà nei prossimi giorni in forma privata e poi tutto il materiale sarà portato al Prefetto di Brindisi e al presidente della Provincia. Per “materiale” si intendono anche fotografie che testimoniano lo stato in cui versano le strade in questione caratterizzate da voragini, rattoppi e dissesti vari. Hanno aderito alla petizione anche il sindaco di Torchiarolo Nicola Serinelli che già in passato si è mosso per chiedere la sistemazione dalla provinciale San Pietro-Torchiarolo, il sindaco di San Pietro Maurizio Renna con l’assessore Valentina Carella, i consiglieri Davide Marangio, Piero Solazzo, Giuliana Giannone e Orlando Nasta, il consigliere di minoranza del Comune di Cellino Lorenzo Mazzotta, il segretario generale territoriale della Cisl Aldo Gemma.
C’è stata anche la proposta di organizzar banchetti di raccolta firme anche a Tuturano e Cellino. Ci si batte per rendere sicure provinciali già al centro della cronaca per i numerosi incidenti stradali di cui sono state teatro, incidenti che hanno provocato anche vittime. Strade macchiate di sangue mai sottoposte a opere di manutenzione oggi ridotte a colabrodo.
“Ci rivolgeremo al Prefetto e al presidente della Provincia – spiega Lariccia – consegnando il fascicolo che contiene firme e fotografie. Con il nuovo reato dell’omicidio stradale non si può non tenere conto della pericolosità delle strade e ignorare il fatto che devono essere messe in sicurezza. Se la Provincia non ha soldi che si cerchino altre soluzioni, la situazione è diventata ormai intollerabile”.