Petrolchimico, cracking in blocco: nuova, impressionante, fiammata
Visibile nel raggio di chilometri la colonna di fumo prodotta dall'accensione di una delle torce dello stabilimento. Cittadini allarmati
BRINDISI - Nuova, impressionante, fiammata al petrolchimico di Brindisi, a causa di un blocco dell'impianto di cracking. La torcia Rv101c di Eni Versalis si è accesa intorno alle ore 10,30 di oggi, sprigionando una densa colonna di fumo che è stata avvistata per chilometri. Numerose segnalazioni sono arrivate alla redazione di BrindisiReport. I cittadini hanno manifestato una certa preoccupazione per questa nuova accensione: la seconda del 2018, dopo quella dello scorso 21 febbraio.
Intorno alle ore 11, Eni Versalis, come da protocollo, ha informato le autorità competenti, fra cui la Protezione civile comunale, del problema all'impianto di cracking, riferendo che la situazione era sotto controllo. Il personale del dipartimento di Brindisi dell'Arpa, avvisato dalla stessa Protezione civile comunale, si è recato sul posto per i rilievi del caso.
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Entro mercoledì i dati delle centraline
Da quanto appreso, l’attivazione della torcia è stata causata dal blocco del compressore K5001 del ciclo frigo-propilene. Il dipartimento di Brindisi dell’Arma diretto da Annamaria D’Agnano ha chiesto a Eni Versalis la documentazione attestante la quantità di gas inviati in torcia e rivelati dal misuratore di portata, oltre al video che documenta l’accensione. Il tutto dovrebbe essere consegnato nell’arco di 24 ore.
Entro la giornata di domani dovrebbero essere disponibili i dati delle centraline di cui dispone l’Arpa. Quella odierna è stata la prima fiammata dopo la firma del nuovo protocollo operativo per l’attivazione delle Torce. Alla luce dei nuovi accordi, l’entrata in funzione di una torcia deve essere comunicata da Eni Versalis alla prefettura di Brindisi, la quale a sua volta inoltra l’informazione al responsabile del servizio di Protezione civile comunale. Quest’ultimo, come avvenuto stamani, è tenuto ad allertare il dipartimento di Brindisi dell’Arpa. Non solo, l’avviso deve arrivare anche presso la direzione generale di Arpa Puglia, in cui c’è un servizio di risposta h24.