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Cronaca Ostuni

Piccoli scout crescono, nella villa confiscata al boss

OSTUNI - Dal frutto del malaffare al seme della speranza. Nell’ex villa del boss nasce la “Casa degli scout”. Domenica prossima cerimonia ufficiale, alla presenza del Prefetto di Brindisi, Domenico Cuttaia e del sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella. Saranno loro ad inaugurare la struttura, nel corso di una manifestazione fissata per domenica prossima (20 giugno, ore 18.30).

OSTUNI - Dal frutto del malaffare al seme della speranza. Nell’ex villa del boss nasce la “Casa degli scout”. Domenica prossima cerimonia ufficiale, alla presenza del Prefetto di Brindisi, Domenico Cuttaia e del sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella. Saranno loro ad inaugurare la struttura, nel corso di una manifestazione fissata per domenica prossima (20 giugno, ore 18.30). Interverranno, tra gli altri, il presidente regionale dell’Associazione “Libera”, don Raffaele Bruno, il portavoce del forum del terzo Settore pugliese, Gianluca Budano, e i responsabili dell’Agesci.

L’appuntamento è fissato proprio presso il riqualificato villino, sito in contrada Cantrapa, lungo la strada provincia Ostuni-Francavilla Fontana, appartenuto un tempo a Roberto Prudentino, fratello del boss Ciccio la Busta.

La Casa degli scout rientra tra i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e concessi dal Comune alle associazioni di volontariato per attività sociali.

L’immobile sarà utilizzato dai ragazzi dell’“Agesci”, associazione guide e scouts cattolici italiani, ed ospiterà campi di lavoro e attività ludico-educative, con integrazione di ragazzi disabili o in stato di disagio familiare e socio-economico.

La villetta (di 382 metri quadri) è composta da un piano terra, primo piano, piscina e una serie di terreni circostanti.

All’assegnazione si è giunti un paio di anni fa, con delibera di Giunta del 18 dicembre 2008. Un atto formale col quale si stabiliva di affidare in comodato gratuito, attraverso una selezione tra le associazioni che avessero aderito al bando pubblico, cinque immobili appartenuti alla criminalità organizzata e ubicati nel territorio ostunese. Tra questi, anche la villa di Roberto Prudentino,

assegnata all’Agesci, impegnatasi a realizzare attività rivolte ai ragazzi e alla loro formazione e integrazione, attraverso campi di lavoro ed attività ludico-educative riservate in modo particolare a ragazzi disabili o in stato di disagio familiare e socio-economico.

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