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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Pistola & sparatoria: giovane nei guai

OSTUNI - Quando nel giugno del 2011 gli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza fecero irruzione nel suo covo (una villa nelle campagne della Città bianca), lo trovarono in possesso di una pistola. A distanza di circa un anno da quel blitz, Matteo Lacorte (all’epoca ricercato e finito in cella per una serie di pendenze con la Giustizia) è stato raggiunto nella mattinata di oggi da un nuovo ordine di carcerazione, notificatogli in carcere dal personale del Commissariato di Pubblica sicurezza di Ostuni.

OSTUNI - Quando nel giugno del 2011 gli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza  fecero irruzione nel suo covo (una villa nelle campagne della Città bianca),  lo trovarono in possesso di una pistola. A distanza di circa un anno da quel blitz, Matteo Lacorte (all’epoca ricercato e finito in cella per una serie di pendenze con la Giustizia) è stato raggiunto nella mattinata di oggi da un nuovo ordine di carcerazione, notificatogli in carcere dal personale del Commissariato di Pubblica sicurezza di Ostuni.

Il provvedimento di misura cautelare, sollecitato dalla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Brindisi, a firma del sostituto procuratore Raffaele Casto, è stato emesso  dal Giudice per le Indagini preliminari, Tea Verderosa. Lacorte è ritenuto responsabile del reato di porto illegale di arma comune da sparo (pistola calibro 7,65,  completa di munizionamento).

L’ arma venne trovata in possesso di Lacorte nella villa in cui lo stesso fu catturato. In quella circostanza gli agenti gli notificarono, su ordine della Corte di appello,  il provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, dovendo scontare un periodo di complessiva detenzione (per pregressi fatti delittuosi) pari a sette anni, 3 mesi 3 e 12 giorni.

Ma c’è di più. Lacorte risulta tuttora tra gli indagati nell’ambito delle indagini che il Commissariato di polizia sta conducendo in relazione alla sparatoria che nel maggio dello scorso anno creò il panico tra le bancarelle  del mercato rionale, in Largo Risorgimento.

Sotto i colpi di arma da fuoco rimase ferito un giovanissimo fruttivendolo ostunese,  Simone Greco,  preso di mira  mentre era intento a svolgere le sue mansioni ad un  banco di vendita. In relazione a tale tentato omicidio, gli inquirenti ritengono  di avere individuato il movente e sono tuttora in corso indagini allo scopo di fare luce sui luoghi in cui l’autore del ferimento si era rifugiato e per localizzare l’arma e gli oggetti utilizzati per mettere a segno l’agguato.

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