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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Polveri sahariane, i dati Arpa: ecco cosa abbiamo respirato ieri

L'aria che abbiamo respirato ieri? Pessima. Arpa Puglia ha diffuso oggi i dati rielevati ieri dalle sue centraline, parlando di "un intenso fenomeno di avvezione di polveri sahariane", con valori da sei a otto volte superiori al limite massimo giornaliero

BRINDISI – L’aria che abbiamo respirato ieri? Pessima. Arpa Puglia ha diffuso oggi i dati rielevati ieri dalle sue centraline, parlando di “un intenso fenomeno di avvezione di polveri sahariane”. Consideriamo solo le concentrazioni di polveri sottili PM 10, ma anche i dati delle più insidiose PM 2.5 sono elevati, in questo caso però conta la media annua. Delle PM10 è codificata invece la media giornaliera, il cui limite massimo è di 50 microgrammi per metro cubo di aria.

Teniamo presente questo parametro per valutare le seguenti misurazioni effettuate grazie ai sensori delle centraline, premettendo che non ci sono i risultati di quelle di alcuni comuni del Brindisino, ma sono sufficienti quelli disponibili, che parlano di valori da sei a otto volte superiori al limite massimo giornaliero.

sahariana 23 03 16 prevair-2Elenchiamo dunque le medie registrate, centralina per centralina: Brindisi Cappuccini 387 microgrammi per metro cubo di aria; Brindisi Casale 358, Brindisi Perrino 365, Brindisi Sisri 368, Brindisi via dei Mille 324, Brindisi via Taranto 387, Ceglie Messapica 420, Cisternino 306, Torchiarolo via Fanin 327, Torchiarolo 373. Non disponibili i dati delle centraline di Brindisi Terminal passeggeri, Francavilla Fontana, Mesagne, San Pancrazio Salentino e San Pietro Vernotico.

Risultati molto meno alti quelli del Barese e del Foggiano, territori investiti in misura minore dalla gigantesca nube di polveri sahariane, mentre i picchi più alti sono quelli rilevati dalle centraline di Surbo via Croce con 446 microgrammi per metro cubo di aria, e di Lecce via Libertini con 426, dato lievemente più alto di quello di Ceglie Messapica. Ecco cosa portava con sé la coltre lattiginosa che ha coperto le nostre città nella mattinata di ieri.

Le polveri sahariane sono di origine argillosa, e costituiscono un aerosol che si può stratificare anche a quote notevoli, raggiungendo frequentemente anche le Alpi. Si tratta di un particolato granulometrico, spiega Arpa Puglia, che però non è dannoso come il particolato di origine antropica, originato da emissioni industriali e civili (riscaldamento domestico, traffico).

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