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Cronaca Ostuni

Prima lo schianto al suolo, poi le fiamme. Medico legale conferma i traumi

Traumi multipli, a seguito dello schianto. Queste le prime, peraltro scontate, certezze emerse nel corso dell’esame autoptico eseguito stamani dal medico legale Robero Vaglio sul cadavere del dottor Francesco Santoro: il quarantaduenne farmacista ostunese deceduto nelle prime ore di mercoledì scorso dopo essere precipitato al suolo, nelle campagne di San Cataldo (in provincia di Lecce), con il suo piccolo aereo privato. Ulteriori elementi utili alle indagini potranno emergere una volta acquisiti i risultati dell’esame istologico eseguito nella stessa mattinata odierna.

OSTUNI - Traumi multipli, a seguito dello schianto. Queste le prime, peraltro scontate, certezze emerse nel corso dell’esame autoptico eseguito stamani dal medico legale Robero Vaglio sul cadavere del dottor Francesco Santoro: il quarantaduenne farmacista ostunese deceduto nelle prime ore di mercoledì scorso dopo essere precipitato al suolo, nelle campagne di San Cataldo (in provincia di Lecce), con il suo piccolo aereo privato. Ulteriori elementi utili alle indagini potranno emergere una volta acquisiti i risultati dell’esame istologico eseguito nella stessa mattinata odierna. Altrettanto determinanti risulteranno le perizie sui resti del velivolo (Tecnam Sierra), al fine di comprendere cosa abbia potuto determinare la tragedia. Al momento tecnici e inquirenti appaiono orientati a ipotizzare che l’ultraleggero abbia preso fuoco a seguito dell' impatto con il terreno.

Circostanza che ha trasformato l’abitacolo del velivolo biposto in una trappola infernale, che non ha lasciato scampo al pur esperto pilota amatoriale ostunese, che di lì a poco, se il destino non fosse stato così crudele, avrebbe brindato con la moglie Evelina Tanzariello (anche lei farmacista) e i due figlioletti (entrambi maschietti), per festeggiare quel brevetto internazionale di pilota che agognava da una vita, a coronamento di una passione, quella per il volo, coltivata sin da ragazzino. Migliaia di ore di volo già alle spalle, l’esame di teoria superato senza intoppi. Ieri a Lecce avrebbe dovuto affrontare la prova pratica. Ma durante l’esercitazione, la disgrazia.

Santoro era partito dall’Aeroclub di Costa Merlata (lungo il litorale di Ostuni) con il suo velivolo, acquistato due anni e mezzo fa insieme ad un suo amico, l’imprenditore fasanese Francesco Guarini, anch’egli pilota, ed anch’egli diretto a Lecce (per il medesimo esame di prova), ma a bordo della propria auto.

Quasi all’arrivo, l’inspiegabile incidente: ad un palmo dall’atterraggio, a circa 300 metri dalla pista di un altro Aero club, quello di “Fondone”, lungo la complanare per la marina di San Cataldo, che collega il capoluogo all’aeroporto Lecce-Lepore.

Vani i soccorsi. L’ultraleggero sarebbe caduto in stallo, forse a causa di una avaria. Fra i primi ad arrivare sul luogo della tragedia, i mezzi dei vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce ed agenti di polizia della sezione volante. Sul posto anche il pubblico ministero di turno, Angela Rotondano, per un primo sopralluogo tecnico.

Incredulità, rabbia, dolore. Questi i sentimenti nella Città bianca, di fronte a una tragedia che lascia attoniti e ammutoliti.

Tra quanti hanno inteso manifestare la loro vicinanza e solidarietà alla famiglia, anche i colleghi e le massime istituzioni cittadine. Molto riservato, in ogni caso, il dolore della famiglia. Un lutto profondo e privato che tale vorrebbero restasse.

La salma del dottor Santoro, al termine dell’esame autoptico è stata trasferita presso la camera ardente, allestita presso l’obitorio dell’ospedale Vito Fazzi, di Lecce. Domani mattina è previsto il rientro a Ostuni, presso la Chiesa delle Grazie, dove nel pomeriggio, alle ore 15.30, si svolgeranno i funerali.

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