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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Assenteismo in via Dalmazia: il pm chiede 34 condanne e 14 assoluzioni

In dirittura d’arrivo il processo per i casi di assenteismo agli ambulatori Asl di via Dalmazia, a Brindisi, che vede imputate 48 persone tra medici, tecnici, infermieri e e personale ausiliario, i movimenti dei quali, dall’ingresso alla fine dell’orario di servizio, furono monitorati dai carabinieri del Nas di Taranto e Napoli

BRINDISI – In dirittura d’arrivo il processo per i casi di assenteismo agli ambulatori Asl di via Dalmazia, a Brindisi, che vede imputate 48 persone tra medici, tecnici, infermieri e e personale ausiliario, i movimenti dei quali, dall’ingresso alla fine dell’orario di servizio, furono monitorati dai carabinieri del Nas di Taranto e Napoli. Il blitz risale al 15 novembre del 2010, oggi la requisitoria del pm Milto De Nozza, che ha chiesto 34 condanne a pene comprese tra un anno e sei mesi e dieci mesi, per truffa aggravata ai danni del sistema sanitario nazionale, e 14 assoluzioni. Il processo aveva avuto inizio il 4 marzo del 2013, con l’ammissione di ben 500 testi dell’accusa e delle difese. Gli arresti, il giorno dell’operazione, furono 26.

Il 21 novembre la Asl, avviando una indagine parallela, cominciò col trasferire il direttore del complesso di via Dalmazia. Il 22 dicembre il tribunale rimise in libertà alcuni dei principali indagati, e alla fine del maggio 2011 la Cassazione respinse le nuove richieste di arresto avanzate dal pm che aveva coordinato le indagini, Adele Ferraro.  Le indagini si avvalsero di microcamere, che ripresero, tra le altre cose, le attività di due ausiliare addette alle pulizie alle quali gli assenteisti affidavano i badge per i marcatempo elettronici. Una delle microspie era piazzata proprio sopra la macchinetta per obliterare i cartellini in estate e in uscita. E furono proprio queste due ausiliare le prime preziose testimoni dell’accusa.

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