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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Accoltellato per vendetta nel cuore della movida: in tre a processo per tentato omicidio

Rinviati a giudizio i presunti responsabili di una violenta aggressione avvenuta la notte della vigilia di Natale 2021. "Avrebbero agito per vendicare un membro del loro gruppo"

BRINDISI – Avrebbero voluto vendicare un membro del loro gruppo e far percepire come intoccabile il “branco” di cui facevano parte. Tre brindisini sono stati rinviati a giudizio per un accoltellamento che si verificò la notte della vigilia di Natale 2021 all’esterno di un locale, nel cuore della movida brindisina. Si tratta di Niccolò De Marco, 29 anni, Umberto Martina, 32 anni, e Cosimo Vincenti, 27 anni.

Accusati di tentato omicidio in concorso fra loro e con altre persone rimaste ignote, i tre imputati saranno processati con rito ordinario davanti al tribunale in composizione collegiale. La prima udienza è in programma per il prossimo 17 maggio. Lo ha deciso stamattina (martedì 28 marzo) il gup del tribunale di Brindisi, Vittorio Testi, al termine dell’udienza preliminare. L’accusa è stata sostenuta dal pm Paola Palumbo. 

La violenta aggressione si verificò nel centro di Brindisi, ai danni del brindisino G.F., di 34 anni. Questi fu colpito ripetutamente con calci, pugni e coltellate che gli provocarono ferite penetranti da arma da taglio al torace, all’addome e in testa. Il malcapitato fu trasportato in codice rosso presso l’ospedale Perrino di Brindisi. 

Condotte dai poliziotti della Squadra Mobile di Brindisi, le indagini giunsero a una svolta il 31 marzo 2022, quando De Marco e Martina furono condotti in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip. Gli imputati avrebbero agito “per motivi abietti – si legge nel capo di imputazione – consistiti nella volontà di vendicare un membro del loro gruppo con il quale G.F. aveva ingaggiato una colluttazione, allo scopo di far percepire come intoccabile il ‘branco’ del quale facevano parte”. 

De Marco, difeso dall’avvocato Daniela D’Amuri, è tuttora sottoposto alla misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Martina e Vincenti, assistiti rispettivamente dagli avvocati Laura Beltrami e Rosario Almiento, sono invece sottoposti alla misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, che si è costituita parte civile tramite l’avvocato Alberta Fusco.   
 

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