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Processo British Gas, il tribunale taglia dalle liste testimoniali Berlusconi & Co.

BRINDISI - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non ci sarà. Ma non ci saranno nemmeno l’ex ministro all’Ambiente Altero Matteoli, né l’ex ministro alle Attività produttive Antonio Marzano, né l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, insomma nessuno testimoni eccellenti chiamati in causa dalla difesa dell’ex sindaco di Brindisi Giovanni Antonino comparirà in aula nel processo intorno all’affaire rigassificatore. Il collegio giudicante presieduto dal Giuseppe Licci ha decimato le liste testimoniali, con grave disappunto della platea di legali che ha dichiarato fortemente leso il diritto alla difesa degli imputati.

BRINDISI - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non ci sarà. Ma non ci saranno nemmeno l’ex ministro all’Ambiente Altero Matteoli, né l’ex ministro alle Attività produttive Antonio Marzano, né l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, insomma nessuno testimoni eccellenti chiamati in causa dalla difesa dell’ex sindaco di Brindisi Giovanni Antonino comparirà in aula nel processo intorno all’affaire rigassificatore. Il collegio giudicante presieduto dal Giuseppe Licci ha decimato le liste testimoniali, con grave disappunto della platea di legali che ha dichiarato fortemente leso il diritto alla difesa degli imputati.

Massimo Manfreda, difensore dell’ex primo cittadino, ha censurato la scelta come “anticipazione di giudizio”, preannunciando battaglia fino all’ipotesi della “ricusazione del collegio”. Nell’ordinanza licenziata al termine dell’udienza, si legge: “Premesso che già in sede di ammissione delle prove (a marzo scorso, ndr) il Tribunale aveva già riservato la valutazione sulla sovrabbondanza delle prove testimoniali indicate durante il corso di svolgimento dell’istruttoria; preso atto che l’istruttoria dibattimentale è in fase avanzata e che parte dei testimoni escussi indicati nella lista del pubblico ministero erano a loro volta indicati nelle liste testimoniali a discarico, sicché ad oggi è possibile effettuare una valutazione sull’utilità dell’ascolto di altri testimoni indicati senza alcun pregiudizio per il diritto alla difesa revoca…”, a seguire la lunga lista dei testimoni cassati con differenti motivazioni.

Per esempio i consiglieri comunali dell’epoca, la cui posizione sarà rilevata per mezzo dell’acquisizione delle delibere di consiglio comunale con le quali si avallava il progetto della società britannica, o i membri dell’Autorità portuale, in vece dell’ascolto dei quali saranno acquisiti i verbali del comitato portuale, peraltro già prodotti dal pm Giuseppe De Nozza. Altri testimoni sono stati giudicati “sovrabbondanti”, o “chiamati a riferire su circostanze generiche”, o “irrilevanti”, insomma superflui per la formazione della prova sulla scorta della quale si fonderà il giudizio ultimo del tribunale.

Se nella scelta del tribunale abbia infine pesato il fatto che su molte delle ipotesi di reato è già calata da un pezzo la prescrizione – De Nozza aveva avvertito per tempo –  non è dato sapere.

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