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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Processo British Gas: sfilano in aula quelli dei nulla osta favorevoli all'impianto

BRINDISI - E’ iniziata questa mattina la lunga fase dibattimentale del processo battezzato Gassopoli dedicata all’ascolto dei testimoni chiamati in causa dalla difesa degli imputati. Il primo a parlare è stato un componente pro tempore della commissione Via del ministero dell’Ambiente, Marcello Iocca. E’ Iocca l’uomo che all’epoca della presentazione del progetto per la realizzazione del rigassificatore British gas firmò la dichiarazione secondo la quale per realizzare l’impianto a Capobianco non ci sarebbe stato bisogno di passare per la Via (Valutazione di impatto ambientale), dato che il progetto “risultava essere conforme al Piano regolatore del porto”. Che quel Piano fosse datato al lontano 1975, che all’epoca della redazione naturalmente non prevedesse impianti come quello griffato Lng, sono dettagli che non devono aver fatto la differenza.

BRINDISI - E’ iniziata questa mattina la lunga fase dibattimentale del processo battezzato Gassopoli dedicata all’ascolto dei testimoni chiamati in causa dalla difesa degli imputati. Il primo a parlare è stato un componente pro tempore della commissione Via del ministero dell’Ambiente, Marcello Iocca. E’ Iocca l’uomo che all’epoca della presentazione del progetto per la realizzazione del rigassificatore British gas firmò la dichiarazione secondo la quale per realizzare l’impianto a Capobianco non ci sarebbe stato bisogno di passare per la Via (Valutazione di impatto ambientale), dato che il progetto “risultava essere conforme al Piano regolatore del porto”. Che quel Piano fosse datato al lontano 1975, che all’epoca della redazione naturalmente non prevedesse impianti come quello griffato Lng, sono dettagli che non devono aver fatto la differenza.

A seguire ha parlato il segretario provinciale della Cisl Corradino De Pascalis, che ha pubblicamente dichiarato come il sì all’impianto fosse stato assicurato dalla organizzazione sindacale da lui stesso rappresentata. “Si trattava, per noi – ha spiegato – di occupazione, sviluppo, insomma un salto in avanti per la città, per questo siamo sempre stati favorevoli”. Identico assenso prestato dalla Camera di Commercio, in nome e per conto della quale ha parlato l’allora presidente Silvio Rubini. Di questioni squisitamente tecniche hanno invece parlato l’ex comandante del porto Federico Crescenzi e il responsabile della sicurezza dell’Autorità portuale Rosario Arcadio, testimonianze lampo che hanno ribadito il concetto di rigassificatore sicuro in porto sicuro, insomma nessun problema nemmeno dal punto di vista della sicurezza.

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