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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

“Processo Consales, elevata affidabilità dell’ex vice sindaco: nessun danno alla reputazione”

Il Tribunale esclude il risarcimento chiesto da Paola Baldassarre, ex componente della Giunta per danno all'immagine: "La vicenda le ha riconosciuto credibilità sul piano politico per aver espresso perplessità sui servizi affidati dal Comune alla società che faceva capo al sindaco". In udienza disse: "Mi sembrò una follia". Si dimise a gennaio 2013

BRINDISI – “La prova del danno all’immagine e alla reputazione politica di Paola Baldassarre, ex vice sindaco di Mimmo Consales, non è stata fornita, e anzi potrebbe semmai sostenersi che l’evolversi della vicenda per come descritto dalla stessa parte civile nel corso del proprio esame, le ha riconosciuto un’elevata affidabilità sul piano politico”.

 Paola BaldassarreSulla base di questa considerazione, il Tribunale di Brindisi ha respinto la richiesta di risarcimento del danno avanzata dall’avvocato Francesco Vergine, il penalista che ha rappresentato Paola Baldassarre nel processo in cui l’ex primo cittadino è stato condannato a un anno a sei mesi di reclusione, pena sospesa, con l’accusa di abuso d’ufficio in relazione all’affidamento dei servizi di rassegna stampa e call center alla società News sas, ritenuta riconducibile allo stesso Consales, anche dopo l’elezione a primo cittadino, all’indomani della cessione delle quote in favore di Alessio Vincitorio, nipote del socio del giornalista, Sabino Porro, a sua volta giornalista.

Baldassarre venne ammessa come unica parte civile in sede di udienza preliminare, assente invece il Comune di Brindisi che pure era stato indicato come “offeso” dai reati. L’ex vice di Consales “ha lamentato di essere stata strumento inconsapevole all’atto dell’assunzione delle delibere di Giunta nelle mani del sindaco il quale, inducendola in errore, ha ottenuto il vantaggio che ha consumato il reato di cui all’articolo 323 del codice penale”, vale a dire l’abuso in atti d’ufficio contestato dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza.

“E’ evidente che il voto alle due delibere”, una il 19 giugno 2012, un mese dopo le elezioni, e l’altra il 21 gennaio 2013, “nell’ignoranza del vero fine e della situazione reale della società beneficiaria, ha comportato un danno alla reputazione e all’immagine quanto meno nella sfera politica”, ha sostenuto il legale nell’atto di costituzione di parte civile.

A giudizio del Tribunale, “deve evidenziarsi che Baldassarre ha partecipato unicamente alla prima riunione della Giunta e non invece a quella di gennaio con cui fu rinnovato in favore della News sas l’affidamento dei servizi”. In tale arco temporale, l’ex vice sindaco ha riferito “più volte di aver pubblicamente espresso notevoli perplessità circa l’affidamento a una società che lei stessa ha ammesso di sapere che faceva capo al sindaco”. In udienza, disse: “Quanto meno per motivi di opportunità mi sembrò un’autentica follia”.

L’ex vice sindaco decise di “ritirare la firma dalla deliberazione come gesto di valore politico, per poi rassegnare le dimissioni dalla Giunta a gennaio 2013”. Il Tribunale sostiene che proprio “questa ferma e pubblica presa di distanza rispetto a una scelta considerata errata, per quanto successiva alla decisione di approvare la prima delibera, pur nella consapevolezza che la News faceva capo a Consales, deve ritenersi abbia consentito a Baldassarre di rappresentare in termini netti la propria estraneità alla vicenda e, dunque, porta a escludere che il suo coinvolgimento nel primo provvedimento di rinnovo dei servizi possa anche solo aver offuscato la sua credibilità come amministratore politico”. La conclusione: “Nessun ristoro del danno”.

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