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Cronaca

Procura, il capo Marco Dinapoli saluta l’avvocatura. E la città

L'incontro domani, martedì 2 maggio, alle 12 nella biblioteca dell'Ordine in vista della conclusione del ciclo lavorativo. A Brindisi era arrivato il 25 settembre 2009: nove i candidati, tra cui due donne. Si aspetta la nomina del Csm. Vacante anche il posto di aggiunto: l'ufficio conta undici sostituiti e 15 onorari

BRINDISI – Il procuratore capo di Brindisi, Marco Dinapoli, saluta l’Avvocatura, controparte nei processi che lui stesso ha seguito in prima persona indossando la toga per rappresentare udienza dopo udienza la pubblica accusa. E la città, Brindisi, diventata anche la sua dal giorno dell’insediamento successivo alla nomina del Csm, datata 25 settembre 2009.

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Dinapoli incontrerà gli avvocati del Foro di Brindisi domani, martedì 2 maggio, nella sala della biblioteca dell’Ordine, alle 12, in vista della conclusione del ciclo lavorativo. Ha lavorato fianco a fianco dei suoi sostituiti in questi otto anni trascorsi al timone della Procura, impegnata tanto sul fronte della criminalità quanto su quello della Pubblica amministrazione. Decine e decine gli arresti ottenuti dall’ufficio del pubblico ministero per rapine, estorsioni, droga, riciclaggio, così come per i reati consumati fra le  mura domestiche, come violenza sessuale e lesioni, nonché contro la res publica, dalla corruzione alla concussione, passando per l’abuso d’ufficio e la truffa.  Asl e Amministrazioni cittadine, tra le quali il Comune capoluogo, sono stati attenzionati su più fronti dalla magistratura per mano della quale è caduta l’ex amministrazione di centrosinistra, con inchieste ancora pendenti tenuto conto della notifica di avvisi di conclusione avvenuta di recente. Senza dimenticare la ferita ancora aperta lasciata in città dall’attentato davanti alla scuola Morvillo-Falcone, la mattina del 19 maggio 2012. “Strage di un folle”, disse subito Dinapoli. Il primo a escludere qualsiasi nesso con la mala che qui si chiama Sacra Corona Unita. Aveva ragione. E c’è una verità processuale definitiva con la condanna all’ergastolo dell’unico autore materiale, Giovanni Vantaggiato, arrivato da Copertino.

Per quell’inchiesta, come si ricorderà, il procuratore capo finì sotto giudizio del Csm, sezione disciplinare, ottenendo alla fine il sigillo di correttezza al suo operato. Era stata contestata una telefonata con il difensore dello stragista, emersa in fase di indagine nel momento in cui vennero autorizzate le intercettazioni anche a carico della moglie di Vantaggiato. Nulla di censurabile sul piano della condotta professionale. Archiviazione immediata.

Il procuratore capo adesso è a un passo dal chiudere il suo percorso e per questo intende salutare chi è stato al suo fianco. Resterà alla guida dalla Procura sino alla nomina del Consiglio superiore della magistratura che, con riferimento alla situazione di Brindisi, potrebbe decidere di definire prima la casella del procuratore aggiunto rimasta vacante dopo essere stata lasciata da Nicolangelo Ghizzardi.

In corsa, come successori di Marco Dinapoli, ci sono nove magistrati, tra i quali due donne: Maria Cristina Rizzo, attualmente capo della Procura per i minori presso il Tribunale di Lecce e Lia Sava procuratore aggiunto a Caltanisetta, già sostituto nella Procura di Brindisi negli anni Novanta. Hanno presentato domanda anche: Antonio de Donno, procuratore aggiunto a Lecce, dato come uno dei favoriti, curriculum alla mano, assieme a Giovanni Giorgi, procuratore capo a Macerata e già capo a Potenza, il solo ad avere guidato due Procure. Ci sono anche i curricula di Luca Tescaroli, in forza all’ufficio di Roma, uno dei titolari dei fascicoli d’inchiesta su “Mafia Capitale”; Lino Giorgio Bruno, già pm a Brindisi e poi a Lecce a Bari; Renato Nitti della Procura di Bari; Piero Argentino procuratore aggiunto a Taranto e Francesco Mandoi dell’Antimafia nazionale.

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Il neo procuratore capo dirigerà l’ufficio composto da undici sostituti: Raffaela Casto, Antonio Costantini, Pierpaolo Montinaro, Giuseppe Nicola De Nozza, Milto Stefano De Nozza, Valeria Farina Valaori, Iolanda Daniela Chimienti, Simona Rizzo, Francesco Vincenzo Carluccio, Manuela Pellerino e Luca Miceli.

Ci sono, poi, 15 sostituti onorari: Stefano D’Amico, Elisabetta Scalera, Antonia Tricarico, Vita Parata, Barbara Rizzato, Cosima Valente, Oronzo Cisternino, Nino Alessandro Bixio, Sergio Bonatesta, Daniele Cataldi, Andrea Cucurachi, Maria De Rubertis, Luigi Pasca, Mariantonietta Belmonte e Michela Giorgino.

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