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"Arcivescovo, gli immigrati colpiti dall'incendio mettiamoli nel seminario"

Sia la Chiesa brindisina ad affrontare in questa contingenza i bisogni urgenti dei giovani immigrati africani rimasti senza tetto dopo l'incendio doloso dell'altro giorno, appiccato agli scooter che si trovavano nell'ingresso della loro abitazione da un ultrà brindisino

BRINDISI - Sia la Chiesa brindisina ad affrontare in questa contingenza i bisogni urgenti dei giovani immigrati africani rimasti senza tetto dopo l'incendio doloso dell'altro giorno, appiccato agli scooter che si trovavano nell'ingresso della loro abitazione da un ultrà brindisino, poi costituitosi ai carabinieri. Lo chiede in una lettera all'arcivescovo Domenico Caliandro il gruppo "Manifesto4Ottobre", che suggerisce anche alcune soluzioni.

"Il gravissimo episodio di intolleranza razziale verificatosi in questi giorni a Brindisi con l’incendio di un appartamento dove alloggiavano diversi immigrati, per lo più braccianti agricoli che vengono spesso  sfruttati e mal pagati  nelle nostre campagne, ripropone in generale la questione dell'accoglienza dei fratelli stranieri e più urgentemente quello dell’alloggio per le persone danneggiate da quest'ultimo atto di violenza", si legge nella lettera all'arcivescovo.

Monsignor Domenico Caliandro"Le Istituzioni cittadine provvederanno  nei prossimi giorni a trovare una sistemazione alternativa così come avviene in altre situazioni a seguito di atti criminosi. Nel frattempo, urge trovare una sistemazione provvisoria per queste persone, e crediamo - dicono i portavoce del Manifesto4Ottobre - che la Chiesa di Brindisi debba fornire un segno di vera accoglienza in controtendenza rispetto alla intolleranza razziale che serpeggia in città mettendo a disposizione qualche suo spazio, attraverso la Caritas e altre strutture e luoghi della Diocesi e delle parrocchie, come per esempio, il Seminario Benedetto XVI", propongono gli autori della lettera.

Il seminario, inaugurato appunto durante la sua visita a Brindisi e Leuca di Papa Benedetto XVI, si trova nel quartiere Santa Chiara di Brindisi e dispone di spazio per aiutare i braccianti africani rimasti senza un tetto nella transizione verso una sistemazione che dovrebbe essere individuata dall'amministrazione comunale.

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