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Cronaca

Protesta in aeroporto dei precari di Adp. Acierno: "Disponibili al confronto"

Mentre i vertici di Aeroporti di Puglia e un rappresentante della compagnia Ryanair presentavano la nuova linea di collegamento con Perugia, circa 20 dipendenti di Adp si erano radunati all'esterno dell'aeroporto del Salento per protestare contro la società aeroportuale. Questi si sono fatti portavoce del malcontento che serpeggia fra gli addetti con contratto a tempo determinato

BRINDISI – Mentre i vertici di Aeroporti di Puglia e un rappresentante della compagnia Ryanair presentavano la nuova linea di collegamento con Perugia, circa 20 dipendenti di Adp si erano radunati all’esterno dell’aeroporto del Salento per protestare contro la società aeroportuale. Questi si sono fatti portavoce del malcontento che serpeggia fra gli addetti con contratto a tempo determinato o con contratto di somministrazione.Una dipendente di Aeroporti di Puglia manifesta all'esterno dell'aeroporto-4

Stando alle cifre fornite dalle sigle di categoria dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl attraverso una nota stampa unitaria diramata in giornata, sono “60 i lavoratori precari, tra impiegati e operai, alle dipendenze di Aeroporti di Puglia, con contratti a termine, tra gli aeroporti di Bari e Brindisi, che puntualmente ad ogni scadenza ricevono un rinnovo”. “Un termine percentuale – proseguono le organizzazioni sindacali – che supera il 30 per cento rispetto alla forza lavoro di Adp, a cui se sommiamo i contratti di somministrazione si arriva quasi al 50 per cento”. Sempre sulla base dei numeri forniti dai dimostranti, nello scalo di Brindisi lavorano 20 operatori con contratto a tempo determinato, rispetto ai 42 di Bari.

I dipendenti di Adecco (agenzia di lavoro interinale convenzionata con Adp) impiegati a Brindisi sono invece 15, rispetto ai 30 del capoluogo di regione. I vertici della società vengono inoltre accusati di “aver revocato in maniera unilaterale e immotivata delle indennità economiche per alcuni lavoratori, provocando delle condizioni di discriminazione economiche per gli stessi”. E poi, il ricorso ad alcune sanzioni disciplinari e ai licenziamenti, a detta dei sindacati, avrebbe comportato “un aumento dell’esposizione processuale della società, la quale non solo ha perso numerose cause dinanzi al giudice, ma continua a aumentare il contenzioso giudiziario”.

La risposta di Acierno. Alle obiezioni mosse dai lavoratori ha risposto, durante la conferenza stampa sui nuovi voli, l’amministratore unico di Adp, Giuseppe Acierno. “In termini generali, i lavoratori di Aeroporti di Puglia – spiega Acierno - sono circa 336. Non mi sembra che abbiamo delle cause in piedi per indennità. Mi sembra invece che abbiamo revocato delle indennità che abbiamo ritenuto non supportate da giustificazione o legittimazione. Credo che questo non sia un arbitrio ma un dovere”.

 “Io ho appreso di quattro cause di licenziamento in essere  - prosegue Acierno - da quando sono diventato amministratore di Aeroporti di Puglia. Per quanto riguarda i contratti a tempo determinato, direi che non c’è stato nessun incremento di un livello che si reitera da tempo. Credo che da anni ormai si è in questo status”. Acierno  ribadisce la disponibilità di Adp ad affrontare il tema, “perché riteniamo che ci siano le condizioni per avviare un processo di stabilizzazione delle risorse umane. E siamo sempre pronti a confrontarci su ciò, nella consapevolezza, però, che ciò che ci deve guidare è la responsabilità. Cioè la necessità di fare delle scelte misurate che da un lato vadano incontro alle legittime esigenze di chi opera in questa azienda, e da un altro tengano conto anche di uno scenario e di un contesto che ci impone di non poter fare come il gambero”.

Giuseppe Acierno-2L’amministratore di Adp (nella foto a sinistra) conferma inoltre la sua disponibilità “verso chi per tanti anni ha contribuito alla crescita e al risultato di questa azienda mettendoci la sua quotidianità”. “Noi abbiamo rispetto nei confronti di queste persone – dichiara Acierno - alle quali vogliamo garantire una progressione anche dal punto di vista della stabilizzazione, che sia compatibile con la realtà”. 

Le strategie di sviluppo dell'aeroporto. Nel corso dell’incontro, lo stesso Acierno e il direttore generale di Aeroporti di Puglia, Marco Franchini, hanno colto anche l’occasione per fare il punto sulle strategie di crescita dell’aeroporto di Brindisi. A tal proposito, il Dg ha spiegato che sono in corso dei lavori per l’ampliamento dell’area parcheggi e dell’area di sosta degli aeromobili. “Questo – dichiara Franchini – all’interno di un processo di pianificazione che vuole mantenere altissimi gli standard di qualità del servizio offerto all’utenza”. “Brindisi – prosegue il manager di Adp – sarà interessata da un'ulteriore fase, ancora progettuale, di riqualificazione dell’infrastruttura di volo, unica in Europa con due piste perpendicolari”. L’obiettivo espresso da Franchini è quello di dotare entrambe le piste di nuove strumentazioni. E poi “è in corso uno studio – afferma ancora il Dg – per realizzare una nuova torre di controllo che dovrà supportare il cambio di status per quanto riguarda il controllo dello spazio aereo”.

La collaborazione con gli enti pubblici. Ma lo sviluppo infrastrutturale dell’Aeroporto del Salento richiede anche il supporto degli enti pubblici. Fra questi, l’amministrazione comunale, l’Autorità portuale e L’Enac. Alla prima si chiede di tenere conto, in sede di Pug, dei margini di ampliamento dell’aeroporto, facendo in modo che non vengano ostacolati da attività di edificazione in aree private limitrofe al perimetro dell'aerostazione. La seconda, invece, viene chiamata in causa riguardo al nodo air draft: una questione che, come rimarcato di Acierno, tiene banco da anni.

Questione air draft. “In un clima di collaborazione con l’Autorità portuale – afferma Acierno – abbiamo ad essa sottoposto quali sono i vincoli oggettivi che sono scevri da qualsiasi atteggiamento arbitrario. Quindi l’Authority ha cognizione puntuale di cosa sia necessario in termini infrastrutturali ed economici mettere in capo per poter risolvere questo problema”. Acierno spera in una soluzione “che da un lato permetta all’aeroporto di non avere nessuna penalizzazione non solo sull’esistente, ma sulle sue ambizioni di crescita, e dall’altro crei le condizioni perché l’Autorità portuale possa mandare avanti una sua programmazione e pianificazione nel miglior modo possibile”.

“So per certo  - aggiunge Acierno - che l’Authority ha introitato formalmente ciò che abbiamo indicato come elemento necessario per affrontare il tema. Ci aspettiamo una risposta che riteniamo sia positiva nella consapevolezza che noi siamo i gestori dell’aeroporto, non i proprietari”. “Il proprietario dell’aeroporto – conclude l’amministratore di Adp -  è lo Stato che demanda all’Enac il compito di amministrare i beni aeroportuali. In questo caso noi siamo gestori di un bene in cui le decisioni devono sempre essere prese con la proprietà. Credo che adesso sia anche compito dell’Autorità portuale, come avrà già fatto, confrontarsi con l’Enac e il ministero”. 

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