Puglia, meno matrimoni in crisi: ma qualcuno dura solo 7 giorni

BARI - In calo in Puglia nel 2009 le richieste di annullamento di matrimoni celebrati con il rito cattolico. Lo fa sapere oggi il vicario giudiziale del tribunale ecclesiatico di Bari, Luca Murolo, in occasione della inaugurazione dell'anno giudiziario. Si tratta della prima flessione dal 1998. Il tribunale ecclesiastico della Puglia i nel corso delll'amnno passato ha registrato una lieve diminuzione (221 richieste, 11 in meno del 2008) delle domande di annullamento dei matrimoni. Secondo Murolo, «tra le principali cause  ci sono l'esclusione della indissolubilità, la simulazione, la incapacità e la immaturità dei coniugi». La contromisura, dal punto di vista del tribunale ecclesiastico, è fare con maggiore accuratezza la preparazione al matrimonio nei corsi per fidanzati. Nella relazione di Murolo sull'attività del tribunale nello scorso anno, si evidenzia che "nel 2009 sono stati introdotti 221 nuovi libelli, 11 in meno del 2008. Al 31 dicembre 2009 risultavano pendenti 577 cause, mentre nel 2008 erano 633". Delle 254 cause concluse con decisione 197 sono terminate con la dichiarazione di nullità del matrimonio, mentre invece 57 con il riconoscimento della sua validità. le ragioni degli annullamenti decisi dal tribunale ecclesistico: esclusione della indissolubilità (81), esclusione della prole (64), incapacità ad assumere gli obblighi coniugali anche per cause di natura psichica (48), per simulazione totale del consenso (47), per timore (12), per esclusione della fedeltà (6), per impotenza (1) e per dolo (1). Ci sono anche casi di matrimoni durati pochissimo: appena 7 giorni.