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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Punta Penne: chiesti 350mila euro per la torre costiera. "Presto anche sei telecamere"

Si spera nell'arrivo di nuovi finanziamenti per la fascia costiera compresa fra Punta Penne e Punta del Serrone. Il Comune di Brindisi ha già chiesto alla Regione un contributo di 350mila euro per il restauro e il recupero funzionale della torre di Punta Penne. Successivamente, verrà presentata una seconda istanza di finanziamento per il recupero della batteria Menga

BRINDISI – Si spera nell'arrivo nuovi finanziamenti per la fascia costiera compresa fra Punta Penne e Punta del Serrone. Il Comune di Brindisi ha già chiesto alla Regione un contributo di 350mila euro per il restauro e il recupero funzionale della torre di Punta Penne. Successivamente, verrà presentata una seconda istanza di finanziamento per il recupero della batteria Menga.

L’assessore con delega alla Riqualificazione della costa, Pasquale Una delle postazioni del sistema difensivo di Punta del Serrone-2Luperti, mostra un cauto ottimismo sulla possibilità che l’ente regionale accolga la richiesta riguardante la torre di Punta Penne, da decenni abbandonata a sé stessa, in balia dell’incuria e del degrado. “Stiamo cercando di riottenere – dichiara a BrindisiReport il dirigente dell’ufficio Urbanistica, Fabio Lacinio – un residuo di finanziamento destinato agli itinerari storico-turistici che insistono nel vecchio sistema difensivo, tornato nel frattempo in Regione”.

Negli atti inviati a Bari, Lacinio rimarca la necessità di procedere quanto prima al recupero della torre. “Se ci daranno l’ok – spiega ancora Lacinio – andremo subito in gara”. A settembre, come detto, vi sarà poi l’ulteriore richiesta di denaro per completare le opere di bonifica di Punta del Serrone, sottoposta lo scorso anno a un radicale intervento di riqualificazione che l’ha trasformata in un’oasi sul mare a misura di famiglie e cicloamatori.

Quest’ultimo finanziamento viaggia sui binari dell’ufficio Risorse ambientali. Quello per la torre costiera, invece, rientra nella competenza dell’ufficio Risorse culturali. Incrociando i due canali di finanziamento, l’amministrazione comunale conta di chiudere il cerchio Un segnale indica la presenza di telecamere-2sulla riqualificazione dell’area. 

Vi è poi un altro intervento che presto, da quanto fatto sapere dall’ufficio Urbanistica, dovrebbe essere aggiudicato: quello per l’installazione di sei telecamere di sicurezza lungo questo tratto di litoranea. Si tratta infatti di una misura necessaria per tenere alla larga gli incivili che di tanto in tanto continuano ad abbandonare rifiuti nel parco. 

Va ricordato che nel 2013 la giunta comunale aveva dimenticato di rinnovare la richiesta di accesso ai fondi dell'8 per mille (he erano stati sospesi nel 2012 dal governo Monti per supportare la politica di spending review, ma resi nuovamente disponibili l'anno successivo) e ciò malgrado il progetto presentato dalla giunta Mennitti nel 2011 fosse stato approvato. Una dimenticanza che ora rende incerto l'accesso ad un nuovo finanziamento da parte del Comune di Brindisi.
 

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