Quarto di Monte, domenica di multe

OSTUNI - Quella spiaggia è isolata. Non c’è modo di accedervi, per lo meno non vi sarà fino al giorno dell’inaugurazione di “White Ostuni Beach Club”, il locale che prende il posto di “Quarto di Monte”. Gli accessi bloccati, tanto da un versante quanto dall’altro. Il parcheggio su proprietà privata è chiuso. Quello comunale, pure. Perché “siamo tutti indagati dalla procura di Brindisi, per un parcheggio gratuito” dice il sindaco, Domenico Tanzarella in una telefonata sbrigativa.

E i vigili urbani che fanno? Multano le auto in sosta lungo il viale che conduce al sentiero che si deve percorrere per andare in spiaggia. Multa da 41 euro che non tocca invece a quelle fortunate vetture che i proprietari decidono di lasciare sulla sterpaglia, a rischio che le marmitte calde facciano sprigionare le fiamme. O a quelle che, per la perizia dei guidatori, riescono a dribblare gli ostacoli che già lo scorso anno, a seguito di un sopralluogo con tanto di sindaco, capo dell’ufficio tecnico di Ostuni e assessore al ramo, Antonio Blasi, furono definiti irregolari e da rimuovere. Prima che si optasse per la realizzazione di un parcheggio ‘free’.

Una sola domanda: come si fa, in attesa che arrivi la metà di luglio e quindi che si possa parcheggiare a pagamento, a raggiungere la spiaggetta con la roccia crollata in cui diverse generazioni hanno trascorso l’infanzia e che intendono frequentare sia che vi sia il localino per gli happy hour, sia che non vi sia neppure un chiosco per l’acqua minerale? Sulla complanare non è lecito posteggiare. Lungo il viale principale di Monticelli, neppure. Neppure ai bordi della stradina stretta che porta proprio all’ingresso di Quarto di Monte e del Pontile, dove sono stati sistemati quattro blocchi in cemento costati una denuncia ai legali responsabili del Grand Hotel di Rosa Marina, proprietari dell’area usata come parcheggio dagli ostunesi che volevano comunque frequentare Rosa Marina, pur senza tessera. E allora?

Multe a go go. Sanzioni senza che però vi siano servizi. E dire che le “cinque vele” di Legambiente sono state assegnate a Ostuni per la qualità dei servizi offerti lungo i 17 chilometri di costa. I parcheggi lontani dalla macchia mediterranea e la possibilità di raggiungere l’arenile con bici e bus. L’intera area, sottoposta a vincolo paesaggistico, di Quarto di Monte, fu posta sotto sequestro dalla Forestale. L’inchiesta è del pm Manuela Pellerino. Poi c’è stato un dissequestro, ma la rimozione dei sigilli non implica la chiusura delle indagini a carico, apprendiamo dal sindaco, anche del Comune di Ostuni.

La conclusione è una: a Quarto di Monte, s’intende la spiaggia libera (non vi è alcuna concessione e non vi sarà neanche per quest’anno) non si può fare il bagno. Perché non c’è modo di parcheggiare l’auto, neanche molto lontano, il che sarebbe assolutamente lecito. Bisogna arrivarci a piedi, magari dal centro città.