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Cronaca Oria

Quattro assalti armati in quattro mesi: due giovani incastrati dalle telecamere

Il 19enne Vincenzo Tramontano e il 21enne Michele Sicara avrebbero assaltato insieme una tabaccheria e un negozio di casalinghi. Le altre due rapine contestate a Tramontano. Tutti i reati commessi a Oria fra agosto e novembre 2017

ORIA - Incastratti dalle telecamere i presunti responsabili di quattro rapine perpetrate fra agosto 2017 e novembre dello stesso anno ai danni di due tabaccherie, un negozio di casalinghi e una edicola di Oria. Si tratta del 19enne Vincenzo Tramontano, residente a Latiano ma dimorante ad Oria, meglio conosciuto come “Vincenzo il napoletano” per via delle sue origini, e del 21enne Michele Sicara, anch’egli dimorante ad Oria.

I due avrebbero assaltato insieme il negozio Bolle di Sapone e la tabaccheria di via Pagano (rispettivamente agosto e novembre 2017). A Tramontano sono contestati altri due colpi: quello, in solitaria, in una tabaccheria di piazza Manfredi, e quello, con un complice da identificare, nell’edicola Caprino.

Entrambi sono stati raggiunti all’alba di oggi (16 luglio) da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Brindisi, su richiesta del pm Francesco Carluccio. Il provvedimento restrittivo è scaturito dalle indagini condotte dai carabinieri della stazione di Oria al comando del maresciallo Roberto Borrello. Per quanto riguarda Tramontano, l’ordinanza gli è stata notificata presso il carcere di Lecce, dove si trova recluso dallo scorso 24 maggio, quando venne arrestato, insieme al 36enne Patrizio Tamburrini, di Francavilla Fontana, per un’altra serie di rapine perpetrate fra le province di Brindisi e Taranto. 

Le rapine perpetrate insieme

La prima rapina in concorso tra i due, dell’agosto 2017 ha avuto quale obiettivo il negozio “Bolle di Sapone”, entrambi i rapinatori travisati TRAMONTANO Vincenzo, classe 1998-3in viso ed armati con un coltello a serramanico, entrati nel negozio verso le ore 22.00, si impossessavano del registratore di cassa  contenente 700 euro. La pattuglia dei carabinieri in perlustrazione nell’area, appresa ed immediatamente battuta la via di fuga dei malviventi rinveniva, sparso sul terreno, l’abbigliamento utilizzato dagli stessi,  nonché  il cassetto del registratore di cassa con  48 euro di monete metalliche. (Nella foto a destra, Tramontano)

La seconda rapina del novembre 2017 avviene nella tabaccheria di via Pagano verso le ore 12.00, quando fecero irruzione due soggetti travisati di cui uno armato di pistola che minacciavano e strattonavano la proprietaria, intimandole  di consegnare il denaro  custodito nella cassa e nella macchinetta mangiasoldi per un totale di 440 euro. Nella circostanza,  minacciavano con la pistola un cliente, costringendolo ad inginocchiarsi. 

Anche in questo caso i militari, seguendo il percorso di fuga dei rapinatori, rinvenirono all’interno di una casa in via di ultimazione non molto distante, appoggiato per terra, un sacchetto con scarpe ed alcuni indumenti tra cui due maniche per felpa tagliate e modificate a mo’ di passamontagna. L’esame delle immagini del sistema di videosorveglianza che ripresero i rapinatori  confermò che il vestiario rinvenuto apparteneva effettivamente ai due rapinatori. Le indagini concentratesi attorno alla figura di Tramontana permisero di scoprire un rapporto di conoscenza e frequentazione diretta con Sicara, che venne  perquisito nella propria abitazione. 

SICARA Michele classe 1997-2Questi, successivamente, si presentò nella caserma dei carabinieri di Oria rendendo spontanee dichiarazioni confessorie rifiutandosi comunque di indicare il nome del complice e sottoponendosi volontariamente al prelievo di campione biologico. (Nella foto a sinistra, Sicara)

Le rapine congtestate a Tramontano

La terza rapina Tramontano l’avrebbe commessa in solitaria nella tabaccheria di piazza Manfredi, sempre travisato ed armato di pistola, il bottino fu cospicuo: oltre 3700 euro. L’evento venne ripreso interamente dalle telecamere.

La quarta rapina l’avrebbe commessa sempre Tramontano, unitamente ad altro soggetto allo stato rimasto ignoto, con volto travisato da passamontagna e armato di un coltello, all’interno dell’edicola “Caprino”, asportando sotto la minaccia dell’arma la somma di 600 euro.

In sostanza, i due indagati sono stati identificati a seguito dell’analisi del “modus operandi” dei responsabili, che dagli esiti degli accertamenti tecnico scientifici di tipo genetico sugli indumenti repertati in occasione delle rapine ed indossati dai due correi, che hanno consentito di raggiungere un elevato livello di gravità indiziaria a loro carico. 

Sicara, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la sua abitazione in regime di domiciliari, mentre Tramontana resta in carcere. 

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