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Cronaca Fasano

Ladri traditi dall'impianto di videosorveglianza appena rubato

I carabinieri del Norm di Fasano catturano quattro soggetti dopo furto in una azienda agricola a Torre Coccaro

FASANO – Colpo ai furti nella aziende agricole nella zona di Fasano, con una operazione in cui i carabinieri della compagnia cittadina nel corso della notte hanno tratto in arresto in flagranza di reato quattro soggetti, tre fasanesi e uno di Cisternino: Leonardo Schena di 54 anni,  classe 1964, Silvio Crescenza di 33 anni, Stefano Caramia di 41 anni e Pietro Susca di 57 anni. Tutti incastrati dalle immagini contenute in un hard disk del sistema di videosorveglianza che avevano rubato poco prima, trovato dai militari nell’auto dei ladri.

Durante l’esecuzione di un servizio di controllo nelle aree rurali e costiere nel territorio della città della Selva, una pattuglia dell’Arma giunta in contrada Torre Coccaro ha notato un’Audi A4 SW, di colore nero procedere a velocità sostenuta. L’auto civetta del Norm si è messa all’inseguimento per bloccare la vettura sospetta.

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I due individui seduti sul sedile posteriore dell’Audi si sono sfilati qualcosa dal capo e nel contempo si sono voltati per verificare chi fossero gli inseguitori. I carabinieri hanno trovato perciò conferma alle ipotesi della missione della vettura che stavano tallonando, ed hanno proseguito l’inseguimento, che si è protratto per qualche chilometro fino a quando i fuggitivi non hanno desistito, fermandosi.

SCHENA Leonardo classe 1964-2SUSCA Pietro classe 1961-2A bordo dell’Audi A4 c’erano quattro soggetti, e dalla perquisizione del veicolo è emersa la presenza di tre passamontagna, tutti di colore scuro. Nel bagagliaio sono state rinvenute quattro telecamere con cablature varie, fili elettrici di vario genere, un hard disk, compatibile con le videocamere, un alimentatore di corrente, una matassa di cavo elettrico usato, tranciato alle estremità, e in un angolo arnesi da scasso nonché un coltello di genere proibito, con meccanismo di apertura a scatto.

CARAMIA Stefano classe 1977-2CRESCENZA Silvio classe 1985-2Una ulteriore, successiva perquisizione del mezzo ha consentito di sequestrare due torce a batteria, uno spray urticante (da difesa personale) parzialmente utilizzato, cavi vari ed altra refurtiva. A seguito dell’esame delle immagini registrate nell’ hard disk è stata individuata l’azienda agricola oggetto della scorreria e nella quale si è consumato il furto, nonché tutte le operazioni espletate dai quattro arrestati sul luogo del delitto.

Insomma, è stato un pezzo della stessa refurtiva a incastrare definitivamente il quartetto. Il materiale recuperato dai carabinieri era stato trafugato da quell’area dopo l’effrazione del lucchetto di chiusura della porta che consente l’accesso ad un capannone agricolo. Gli autori dell’intrusione si erano poi impossessati di un impianto di videosorveglianza completo e perfettamente funzionante, rimuovendolo materialmente dalle installazioni. Tutti sono ora agli domiciliari per concorso in furto aggravato.

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