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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Quel camionista non poteva salire a bordo

BRINDISI – Forse non finirà con un’autopsia e con i risarcimenti assicurativi la vicenda del camionista greco morto lunedì mattina nel garage del traghetto Sorrento, della compagnia Grimaldi, schiacciato tra la motrice con cui stava portando in banchina un trailer.

BRINDISI – Forse non finirà con un’autopsia e con i risarcimenti assicurativi la vicenda del camionista greco morto lunedì mattina nel garage del traghetto Sorrento, della compagnia Grimaldi, schiacciato tra la motrice con cui stava portando in banchina un trailer, e la paratia della stiva. Nello stesso incidente è rimasto ferito un marittimo napoletano, urtato dal Tir e ora ricoverato al Fazzi di Lecce, nel reparto di chirurgia toracica.

Sia la squadra di polizia giudiziaria della Polmare che gli ispettori del servizio Spesal della Asl stanno compiutamente accertando a che titolo alla vittima, che non era neppure un passeggero della nave, fosse stato concesso di salire a bordo con la motrice, e a che titolo lo stesso Vassileios Argyropoulos, 56 anni, fosse quindi entrato nel recinto doganale di Costa Morena Ovest e quindi nella zona di imbarco e sbarco, sottoposta come tutte le interfacce sensibili nave-banchina alle misure di sicurezza previste dall’Isps Code e al Piano di security portuale di Brindisi.

Da quanto è noto, solo le imprese portuali autorizzate per legge possono movimentare i trailer, e nel porto di Brindisi risulta che questo titolo lo abbiano solo la Bis, la D’Oriano Maria Edelma e la Buonatesta. Il camionista rimasto ucciso invece non risulta dipendente di alcuna di queste tre imprese portuali, bensì di una società di trasporti con sede in Grecia. Sempre in base a questi pochi dati noti, Argyropoulos intanto non poteva salire a bordo, tanto meno alla guida di una motrice per agganciare e scaricare i trailer della sua società.

Ci sono quindi due ipotesi in fase di accertamento: la prima è quella dell’attività non autorizzata, e in questo caso saranno verificate eventuali responsabilità dell’ufficiale addetto alla stiva veicoli della nave Sorrento, e del comandante del traghetto; nel secondo caso si tratta come già detto di security portuale, e sia la Polmare che lo Spesal stanno accertando a che titolo il camionista sia entrato in zona Isps Code, e con quale autorizzazione, e se sia entrato per la prima volta o meno.

Non è escluso che la vittima fosse destinataria di un’autorizzazione rilasciata dall’Autorità Portuale per agganciare i trailer della sua società una volta sbarcati in banchina da una delle imprese portuali brindisine preposte a questa operazione, ma solo nell'area di stoccaggio dove vengono sganciate dall'impresa portuale. Il pm di turno ora attende le relazioni di Spesal e organi di polizia giudiziaria per decidere il percorso dell'inchiesta sul mortale incidente. Tra i particolari da accertare, se è vero che Argyropoulos prima di restare vittima dell'incidente, avesse già prelevato e sbarcato un primo trailer.

 

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