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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

“Le piante di Cannabis erano per uso personale”: arresto convalidato

Giuseppe Lonoce, 35 anni, di Brindisi, interrogato dal gip esclude lo spaccio. Nella sua abitazione, venerdì scorso i carabinieri hanno trovato otto piantine e 40 grammi di droga. Il pm aveva chiesto il carcere, la difesa ottiene i domiciliari

BRINDISI – “Sono stato io a coltivare quelle piante di Cannabis non per lo spaccio, ma solo per consumo personale”: Giuseppe Lonoce, 35 anni, ha ammesso davanti al gip in occasione della convalida dell’arresto, di essere al tempo stesso produttore e consumatore e ha ottenuto i domiciliari.

Il brindisino era stato arrestato venerdì scorso dai carabinieri con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente: nella sua abitazione, i militari hanno trovato otto piante di canapa indiana già sradicate e sistemate su un tavolo, un taglia erba e 40 grammi di droga suddivisa in dosi. Contestazione immediata e trasferimento in carcere, in via Appia, dopo la comunicazione al pubblico ministero di turno, in attesa della pronuncia del gip.

L’udienza per la convalida si è svolta questa mattina davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Brindisi, Tea Verderosa: Lonoce, difeso dall’avvocato Luca Leoci, ha offerto la sua versione dei fatti, escludendo qualsiasi attività di spaccio, motivo per il quale il penalista ha chiesto i domiciliari. Il pubblico ministero, Raffaele Casto, ha insistito per la custodia in carcere, anche sottolineando i precedenti dell’indagato. Nel 2014 Lonoce venne condannato a quattro anni e tre mesi per l’incidente stradale avvenuto a Brindisi, in via Cappuccini, in cui perse la vita una ragazza di 29 anni

Il gip, sentite le parti, ha convalidato l’arresto ritenendo di concedere il beneficio degli arresti domiciliari. Lonoce, quindi, in mattinata ha lasciato il carcere per far ritorno nella sua abitazione.

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