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Cronaca

Raccolta rifiuti, primo nodo per il commissario Giuffrè

Al vaglio le ipotesi di una nuova mini gara in attesa del maxi appalto Aro di dieci anni oppure un'ordinanza. Ma c'è l'incognita dei ricorsi al Tar. Il Comune intanto citato in giudizio sia da Ecologica Pugliese che da Ecologia Falzarano

BRINDISI – Rifiuti, nodo da sciogliere prima degli altri, con urgenza, sul tavolo nel neo commissario Santi Giuffrè, chiamato a traghettare il Comune di Brindisi, dopo la caduta dell’Amministrazione centrista di Angela Carluccio. Il problema rischia di diventare esplosivo con la stagione estiva alle porte. Sarà, quindi, il primo banco di prova per l’ex poliziotto Antimafia che a Brindisi resterà per quasi undici mesi, periodo che si annuncia tutt’altro che semplice tenuto conto delle ferite sanguinanti del Comune, ereditate anche dalla gestione di centrosinistra con Mimmo Consales sindaco essendo legate a quel periodo le ordinanze contingibili e urgenti.

Il prefetto Santi Giuffrè-3

I rifiuti costituiscono una spina nel fianco di Brindisi, città sofferente da diverso tempo, per essere stata debilitata da bandi puntualmente impugnati al Tar, fiaccata dalle pronunce dei giudici, mentre i cittadini entro il 31 maggio prossimo dovranno pagare la prima rata della Tari. Che resta la più alta d’Italia. La rabbia dei brindisini si è fatta sentire con i fischi in piazza Matteotti, il 24 maggio. Due giorni dopo ci sono state le dimissioni in blocco di 17 consiglieri comunali, la dichiarazione di morte per una gestione politico-amministrativa ritenuta fallimentare anche sul pianto della raccolta dei rifiuti solidi urbani.

Al momento, le ipotesi rimandano a un bando di gara cosiddetto ponte, di breve durata, quanto basta per arrivare a quello maxi di dieci anni dell’Aro. Ma il punto è: ci saranno società in grado di partecipare? L’interrogativo è sempre quello: servono mezzi adeguati, le imprese devono essere in regola. Praticamente un’incognita. C’è anche la possibilità, sempre teorica, di ricorrere a un’ordinanza. Certamente il neo commissario che di rifiuti si è occupato nel periodo in cui è stato questore di Napoli (dal 2009 al 2011) avvierà un confronto con la struttura dirigenziale dell’Ente. Ma servono risposte a stretto giro.

A Brindisi, per assumere ufficialmente la guida di Palazzo di città, Giuffrè era atteso per domani, giornata che coincide con la pronuncia dei giudici amministrativi (salvo rinvii) sul ricorso presentato da Falzarano Ecologia: la srl ha adito il Tar di Lecce per chiedere “l’annullamento, previa concessione delle misure cautelari, della determina dell’ufficio Contratti del Comune di Brindisi”, con cui la società è stata “esclusa dalla procedura di gara”. Il commissario ha preferito incontrare già oggi dirigenti e ed ex sindaca.

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Nello stesso ricorso, i legali hanno chiesto anche “l’annullamento del provvedimento di incameramento della cauzione, della nota con la quale il Comune ha segnalato Falzarano all’Anac” in seguito alla “non regolarità della srl per i versamenti nei confronti dell’Inps”. Il Comune si è costituto in giudizio con il capo dell’ufficio Legale, Francesco Trane, a cui la Giunta Carluccio lo scorso 24 maggio ha dato incarico, su proposta della stessa ormai ex sindaca in qualità di titolare della delega ai rifiuti. L’Amministrazione ha impugnato la sentenza del Tar ottenuta dall’altra società, la Ecologia Pugliese. La srl con sede a Capurso chiedeva la “declaratoria della illegittimità degli addebiti imputati e delle sanzioni applicate in danno” per il mancato raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata prevista nel capitolato e per la mancata attivazione delle isole ecologiche”. Il contenzioso vale oltre un milione di euro: più esattamente 1.130.489 euro e 39 centesimi, pari alla somma delle trattenute sui canoni dei mesi di febbraio, marzo, maggio, giugno e agosto dello scorso anno. I giudici di primo grado hanno parzialmente accolto le doglianze, adesso si attende la decisone del Consiglio di Stato. Il Comune sarà rappresentato dall’avvocato Pietro Annese del Foro di Roma, scelto dall’esecutivo il 12 maggio scorso.

Sempre Ecologica ha adito il Tar per chiedere l’annullamento dell’ordinanza adottata dalla sindaca il 27 luglio 2016, vale a dire un mese dopo la sua proclamazione, con cui venne affidato il servizio di igiene urbana alla società Ecotecnica. Anche in questo caso, pende l’appello. Difficile, se non proprio impossibile, riuscire a mettere assieme i pezzi di un puzzle di questo tipo.

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