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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Rapina al supermarket, il pm chiede 10 anni e mezzo

BRINDISI – Dieci anni e sei mesi è stata la richiesta del pubblico ministero Raffaele Casto per Armando Casalino, brindisino, già noto alle forze dell'ordine, per la rapina commessa il 6 gennaio del 2008 a Elsa Danese, brindisina, titolare del supermercato "Di per dì". Il pubblico ministero ha ricostruito tutte le fasi dell'aggressione compita da Casalino che era a viso scoperto e fu riconosciuto, attraverso una foto segnaletica, negli uffici della Sezione reati contro il patrimonio, diretta dall'ispettore Giancarlo Di Nunno.

BRINDISI – Dieci anni e sei mesi è stata la richiesta del pubblico ministero Raffaele Casto per Armando Casalino, brindisino, già noto alle forze dell'ordine, per la rapina commessa il 6 gennaio del 2008 a Elsa Danese, brindisina, titolare del supermercato "Di per dì". Il pubblico ministero ha ricostruito tutte le fasi dell'aggressione compita da Casalino che era a viso scoperto e fu riconosciuto, attraverso una foto segnaletica, negli uffici della Sezione reati contro il patrimonio, diretta dall'ispettore Giancarlo Di Nunno.

Casalino è stato riconosciuto anche in aula, nell'udienza che si è tenuta alcune settimane fa. Per cui, per il magistrato inquirente non è stato difficile inchiodarlo alle proprie responsabilità. Peraltro non ha dovuto superare l'opposizione sollevata nella precedente udienza dal difensore, avvocato Giuseppe Lanzalone. "E’ un riconoscimento inficiato – sostenne il difensore – poiché la signora aveva già visto in questura il mio assistito". Questo perché il collegio presieduto da Gabriele Perna l'aveva ritenuta infondata.

Era la sera della Befana. Elsa Danese aveva raggiunto la sua abitazione a bordo della propria autovettura. Era scesa per aprire il garage. In quel momento le saltò addosso un uomo che la spinse nel garage, in modo che dalla strada non si vedesse, e le prese tutto quello che aveva nella borsa: trecento euro in banconote di vario taglio, blocchetto di assegni e altri oggetti. La donna chiamò il 113.

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