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Cronaca

Rapina con coltello nel supermercato: presi altri due complici. Fruttò 190 euro

Si tratta di un 20enne e un 19enne. Sono accusati di rapina aggravata in concorso con due soggetti di minore età e mediante l’uso di un’arma bianca. Gli altri due furono individuati subito dopo i fatti. La rapina è stata commessa il 9 dicembre del 2020

BRINDISI – Chiuso il cerchio attorno alla rapina perpetrata il 9 dicembre scorso nel supermercato Metà di via Guglielmo Marconi a Brindisi: presi gli altri due complici. Due furono bloccati subito dopo i fatti: uno fu arrestato e l’altro denunciato, entrambi avevano poco più di 16 anni. Gli altri due finiti nei guai sono un 20enne e un 19enne. Uno è di origini rumene residente in Italia da 10 anni già noto alle forze dell’ordine e l’altro di origini russe, adottato da una famiglia italiana, che fino a questo momento non aveva mai avuto problemi con la giustizia. 

Nella mattinata di oggi, martedì 13 luglio, i carabinieri della compagnia di Brindisi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi (dott.ssa Vilma Gilli) su richiesta della locale Procura della Repubblica (direzione e coordinamento Pm dott. Francesco Carluccio), nei confronti dei due giovani. Uno è stato raggiunto da custodia cautelare in carcere, l’altro agli arresti domiciliari. Sono accusati di rapina aggravata in concorso con due soggetti di minore età e mediante l’uso di un’arma bianca.

I carabinieri del Nor, diretto dal capitano Marco Colì, si misero a lavoro subito dopo i fatti. Il colpo fruttò 190 euro. 

I fatti

Alle 19.50 due individui con volto camuffato fecero irruzione nel supermercato: uno si fermò all’ingresso, l'altro fece il giro dell’unica cassa presente e, minacciando con un coltello puntato alla gola la cassiera, si fece consegnare la somma contenuta in cassa. Presi i soldi riuscì a fuggire. L'altro, quello fermo all’ingresso, fu bloccato da un cliente e poco dopo arrestato in flagranza dai carabinieri nel frattempo giunti sul posto. Il fuggitivo fu individuato poche ore dopo e denunciato. 

Le indagini

L’attività investigativa, però, è proseguita accertando la partecipazione ai fatti anche di un terzo e quarto soggetto entrambi del posto. Si tratta dei due raggiunti oggi dall’ordinanza di custodia cautelare. I militari hanno accertato che il ruolo centrale era ricoperto dal 20enne: aveva ideato il piano criminoso e convinto i due minori a commettere il delitto. Aveva anche svolto la funzione di controllo e di palo e a lui era stato consegnato il bottino. 

Il 19enne, invece, era stato presente all’incontro in cui era stata organizzata la rapina, aveva prestato le sue scarpe ad uno dei due minori, aveva atteso l’esito della rapina e, quindi, nascosto gli indumenti usati durante il delitto.

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