Rapinatori in azione nella gioielleria dell'Ipercoop: panico tra i clienti
Armati di fucile, accetta e piede di porco hanno seminato il panico. L'auto utilizzata è stata data alle fiamme
BRINDISI – Rapinatori in azione nell’Ipercoop di Brindisi: a essere preso di mira il negozio di preziosi “La gioielleria” che si trova tra i reparti. E’ accaduto intorno alle 20.30 di oggi, lunedì 30 aprile. Sul posto si sono recate alcune pattuglie della polizia e dei carabinieri oltre a un’ambulanza del 118. Il supermercato è stato fatto evacuare, clienti e dipendenti sono stati mandati tutti all’esterno.
Ad agire in tre. Da quanto si apprende uno era armato di Kalashnikov, l'altro di accetta e l'altro di piede di porco. Dopo aver seminato il panico tra i presenti si sono diretti verso la commessa, l'hanno presa per capelli e portata verso la cassaforte che però era già aperta. Poi hanno mandato in frantumi le vetrine dove erano esposti i gioielli. L'accetta è stata lasciata sul posto.
Un’oretta prima in via Cinque giornate a Brindisi un uomo armato di pistola ha rapinato un automobilista sottraendogli la Fiat Panda che stava conducendo. Si trattava di un veicolo a noleggio. Al vaglio l’ipotesi che i due episodi siano collegati. L'auto utilizzata per fuggire, una Renault Clio, è stata data alle fiamme nei pressi di Restinco. Sul posto si sono recati i vigili del fuoco e gli agenti delle Volanti che hanno esaminato il veicolo alla ricerca di elementi utili alle indagini.
Il video della rapina e dell'incendio dell'auto
"Avevano un giubbetto da carabiniere"
Secondo quanto ricostruito attraverso la testimonianza dei presenti i tre rapinatori, tutti armati di fucile, sarebbero entrati da un accesso dedicato ai dipendenti che hanno trovato già aperto forse con l'ausilio di qualche complice. Fucili spianati hanno urlato a tutti di stendersi per terra "Tutti a terra, tutti a terra", hanno attraversato le casse e si sono diretti verso la gioielleria sita al centro dell'Ipermercato. Uno indossava un giubbotto da carabiniere.
Raggiunta la comessa l'hanno presa per i capelli e costretta ad aprire la cassaforte. Poi hanno frantumato le vetrine prendendo i preziosi. Alcune cassiere sono riuscite a schiacciare il pulsante antirapina allertando carabinieri e polizia. Nel frattempo un quarto complice urlava dalla porta "mena mena" (sbrigatevi, ndr). Sono usciti dalla stessa porta da cui erano entrati dove c'è il parcheggio dei dipendenti dotato di telecamere. I fotogrammi sono al vaglio degli investigatori. Si è scatenato il panico. E' scattato il piano di evacuazione, i clienti sono stati accompagnati fuori.
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