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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Francavilla Fontana

Rapine, il conto arriva dopo 5 anni

ORIA – Per risalire alle indagini che hanno portato al procedimento penale ed alla condanna definitiva, bisogna risalire sino al 12 settembre 2006, la data dell’Operazione Bamba condotta dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana contro 18 persone, per reati che andavano dallo spaccio di sostanze stupefacenti, alle rapine, ai furti.

ORIA – Per risalire alle indagini che hanno portato al procedimento penale ed alla condanna definitiva, bisogna risalire sino al 12 settembre 2006, la data dell’Operazione Bamba condotta dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana contro 18 persone, per reati che andavano dallo spaccio di sostanze stupefacenti, alle rapine, ai furti.

Il momento del conto definitivo è dunque giunto dopo cinque anni e mezzo notificato dai carabinieri, e non è un conto da poco, Il 35enne Giuseppe De Virgilis, di Oria, dovrà scontare 8 anni, 10 mesi e 29 giorni per rapina, furto aggravato, violenza privata, danneggiamento. Era lui uno dei personaggi di primo piano di quel blitz, denunciato in una circostanza persino dai genitori che non ne potevano più di subire violenze per pagargli alcol e stupefacenti. Tutto partì però da un episodio ancora più lontano nel tempo, la morte per overdose di Giuseppe Re, un giovane operaio di Oria che lavorava spesso in trasferta, anche all’estero.

Era tornato da poco, dopo un mese in Francia, quando il 30 ottobre del 2004 una dose di eroina lo fulminò. Fu il punto di inizio di una lunga attività investigativa, che portò i carabinieri nel vasto sottobosco dei tossicodipendenti  che di servivano presso il gruppi di spaccio di Oria. Risalendo questa pista, i militari dell’Arma si imbatterono anche in elementi indiziari molto forti per ricostruire anche la responsabilità di alcuni soggetti, tra i quali Giuseppe De Virgilio, in rapine e furti di auto.

In particolare, all’uomo arrestato nel week-end pasquale, furono addebitati un episodio avvenuto ad Oria nell’ambito di alcune rapine ai danni di esercizi commerciali, la prima avvenuta il 13 novembre 2004 presso il supermercato “Eurospin”, quindi una fallita  il 4 dicembre 2004 contro un piccolo supermercato della periferia oritana. Nel corso delle indagini, fu chiaro che gli autori dei colpi si occupavano in taluni casi anche di droga e furti. Per quanto riguarda i furti degli autoveicoli il gruppo puntava sempre su auto di piccola cilindrata, ben più facili da rubare, tanto da guadagnarsi il nome di  “banda della Uno”, il modello più colpito dall’attenzione dei ladri in quel periodo.

La tentata rapina in periferia fu addebitata dai carabinieri a De Virgilis e a Giuseppe Fullone, all’epoca 25enne, utilizzando anche la segnalazione di una donna al 112 durante la rapina, corredata da una buona descrizione dei banditi. I carabinieri ricostruirono la composizione della banda, aggiungendo a De Virgilis e Fullone, anche Stefano Marsella di Manduria, mentre un quarto individuo rimase ignoto. Fu individuato anche lo spacciatore che aveva fornito l’eroina risultata mortale per  Giuseppe Re: Salvatore Lodeserto detto Bin Laden, oggi 27enne, e fu ricostruito l’intero giro del mercato locale degli stupefacenti. Adesso cominciano ad arrivare i conti finali.

Sempre i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana, ma nella Città degli Imperiali, hanno  Antonio Di Presa, 42enne del posto, in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dal gip del Tribunale di Taranto, in seguito ad una denuncia per evasione dagli arresti domiciliari a carico dello stesso Di Presa inoltrata dai militari. L'arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto nel carcere di Taranto a disposizione del magistrato che ha emesso l'ordinanza.

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