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Cronaca

Rapine, in trappola le schegge impazzite

BRINDISI – Soddisfazione ma anche amarezza. Questa volta l’arresto di due rapinatori non ha portato per le forze dell’ordine pieno compiacimento. I malfattori, infatti, sono due ragazzi di poco più di 17 anni. Entrambi brindisini, entrambi incensurati ma provenienti da famiglie “disagiate” collegate con gli ambienti criminali. I due sono stati fermati e arrestati nella tarda serata di ieri subito dopo la rapina perpetrata ai danni del distributore Agip di via Appia a Brindisi.

BRINDISI – Soddisfazione ma anche amarezza. Questa volta l’arresto di due rapinatori non ha portato per le forze dell’ordine pieno compiacimento. I malfattori, infatti, sono due ragazzi di poco più di 17 anni. Entrambi brindisini, entrambi incensurati ma provenienti da famiglie “disagiate” collegate con gli ambienti criminali.  I due sono stati fermati e arrestati nella tarda serata di ieri subito dopo la rapina perpetrata ai danni del distributore Agip di via Appia a Brindisi.

Dovranno rispondere di: rapina aggravata in concorso, tentata rapina aggravata in concorso e detenzione illegale di arma clandestina alterata.  Con tutta probabilità si tratta dei responsabili della maggior parte delle 13 rapine consumate nell’ultimo mese a Brindisi che hanno disseminato terrore tra commercianti e cittadini. In più occasioni, infatti, sono stati esplosi colpi di arma da fuoco che, solo per puro caso non hanno colpito qualche innocente.

L’arresto di ieri sera è stato eseguito nell’ambito di un’operazione congiunta tra polizia e carabinieri che da gennaio scorso stanno lavorando fianco a fianco per fare luce su queste vicende e riportare ordine in città. Per questo motivo, la conferenza stampa sui due arresti è stata fatta in Prefettura alla presenza, oltre che del prefetto Nicola Prete, del questore Alfonso Terribile, dei vice questori Francesco Barnaba (capo della squadra mobile) e Alberto D’Alessandro (capo della sezione Volanti), del vice comandante del comando provinciale dei carabinieri, il colonnello Angelo Giurgola, del comandante della compagnia dei carabinieri di Brindisi, capitano Cristiano Tomassini e del responsabile del Nucleo operativo radiomobile, il tenente Giovanni Chu.

L’operazione di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine che da un paio di mesi viene seguita in maniera capillare ( in servizio ci sono anche sei equipaggi della sezione anticrimine) ha permesso, nella serata di ieri, di dare una prima risposta alla cittadinanza. I due 17enni, infatti, sono stati bloccati subito dopo il colpo. Intorno alle 20 di ieri sera, si sono avvicinati al gestore dell’Agip di via Appia che aveva appena caricato in macchina tre sacche contenenti l’incasso del weekend (circa tremila euro) e sotto la minaccia di un fucile a canne mozzatesi sono fatti consegnare il bottino.

Avevano il volto coperto da passamontagna. Sono fuggiti a piedi dileguandosi per le vie del quartiere Santa Chiara. La zona, però, era pattugliata da polizia e carabinieri e non appena è stata segnalata la rapina sono state avviate le ricerche dei due banditi. Il primo dei due rapinatori (le cui iniziali sono N.T.) è stato bloccato pochissimi minuti dopo il colpo, per strada mentre cercava di nascondersi.  Aveva in mano il bottino. Nascondeva poi una cartuccia e un taglierino. Il suo complice invece, le cui iniziali sono M.M., è stato rintracciato intorno alle mezzanotte in un condominio presente nella zona. Polizia e carabinieri,  prima di scovarlo, hanno dovuto passare al setaccio due edifici.

Prima del colpo al benzinaio hanno tentato di rapinare un automobilista che stava tentando di fare rifornimento al self service. L’uomo, però, invece di cedere alla minaccia ha ingranato la marcia e si è dileguato. I due erano finiti nelle liste dei sospettati già da qualche tempo, da quando, cioè, hanno avuto inizio i colpi ai danni dei commercianti brindisini. Gli investigatori stavano solo aspettando la prossima mossa che è arrivata proprio nella serata di ieri.

Come ha precisato Barnaba nella conferenza stampa, adesso inizia l’attività di “comparazione” tra le tredici rapine messe a segno negli ultimi mesi e i due indagati arrestati ieri. In molti casi il modus operandi è stato identico a quello di ieri sera. Uno dei due, ad esempio, è mancino, un dettaglio fondamentale per gli inquirenti. I fotogrammi che custodiscono le scene degli altri colpi, infatti, in diverse occasioni mostrano un rapinatore mancino. Anche le caratteristiche fisiche dei soggetti che hanno agito nei mesi scorsi pare corrispondano a quelle dei due 17enni arrestati ieri.

“La giovane età va letta anche come un elemento di pericolosità”, ha precisato, invece, il capitano della compagnia dei carabinieri Cristiano Tomassini. I colpi esplosi nel supermercato Dok di via Sant’Angelo a Brindisi, infatti, provengono anche da mani inesperte e in qualche caso anche nervose. Gente che non ha mai impugnato un’arma. Si è rischiato grosso, insomma ed è per questo che polizia e carabinieri considerano l’arresto di ieri come una risposta importante in fatto di sicurezza dei cittadini. Il prefetto, Nicola Prete, ha concluso l’incontro con i giornalisti con un invito alla collaborazione.

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