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Cronaca Francavilla Fontana

Rapinò due prostitute: condannato

RAVENNA – Insieme a due compari aggredì e rapinò due prostitute brasiliane

RAVENNA – Insieme a due compari aggredì e rapinò due prostitute brasiliane. A distanza di un anno da quel gravissimo episodio C.L.M. e A.N. e Constantin Ciubotariu (operaio romeno di 25 anni) sono stati condannati  in primo grado per un totale di diciotto anni di carcere. Per i giudici sono gli autori della violenta rapina ai danni di due prostitute brasiliane e di un cliente, consumata in un appartamento a Lido di Savio, sul litorale romagnolo, il 16 marzo del 2010.

Si e’ concluso così nel tribunale di Ravenna il rito abbreviato per i tre, arrestati subito dopo il fatto dai carabinieri. Tutti e tre sono domiciliati nel Ravennate.

C.L.M. e A.N. sono stati condannati entrambi a sette anni e quattro mesi, il romeno a tre anni e 4 mesi. Pene un po’ piu’ leggere di quanto chiesto dal pm Monica Gargiulo perche’ il gup Pier Vittorio Farinella ha ritenuto non sussistente il reato di sequestro di persona, assolvendo i tre per questo capo di imputazione e contestando la rapina aggravata.

Solo Ciubotariu era incensurato. Per un quarto uomo coinvolto nella vicenda sono ancora in corso indagini: la sua posizione è stata stralciata perché non c’e’ ancora certezza sulla sua presenza la notte della rapina.

Un ruolo di primo piano nell’aggressione e nella contestuale rapina lo avrebbero invece recitato proprio C.L.M. e  A.N. I tre nell’aprile scorso furono scarcerati, a causa della scadenza dei termini di custodia cautelare, prima che potesse essere celebrata l’udienza preliminare. In ogni caso,  per i tre il pm aveva chiesto ed ottenuto, a margine della scarcerazione, che fossero applicate a loro carico misure coercitive, che vanno dall’obbligo di dimora al divieto di espatrio.

C.L.M. & Co furono tutti bloccati dai carabinieri subito dopo il colpo, messo a segno il 16 aprile di un anno fa a Lido di Savio. A farne le spese, due lucciole brasiliane di 37 e 38 anni, aggredite con calci, pugni, bottiglie e spray urticante. E il loro cliente, un ravennate di 48 anni che era stato ammanettato a un termosifone, schiacciato con un armadio e minacciato con un coltello. In ogni caso,  per i tre il pm ha chiesto e ottenuto che vengano applicate misure coercitive, che vanno dall’obbligo di dimora al divieto di espatrio.

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