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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Rapinò un benzinaio nel 1998: condannato a due anni, torna in carcere

OSTUNI - Per i giudici fu lui, nell’ottobre del 1998, a fare irruzione presso il distributore di benzina Erg, situato in corso Mazzini, ad Ostuni. Pistola in pugno e con il volto camuffato non esitò a farsi a consegnare l’incasso della serata. A distanza di 12 anni è la Giustizia a presentargli il conto. Matteo Lacorte (36 anni, ostunese) è stato arrestato dai carabinieri della stazione della Città bianca in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Lecce. Il giovane, condannato per “rapina aggravata”, dovrà espiare la pena di due anni, due mesi e 20 giorni di reclusione.

OSTUNI - Per i giudici fu lui, nell’ottobre del 1998, a fare irruzione presso il distributore di benzina Erg, situato in corso Mazzini, ad Ostuni. Pistola in pugno e con il volto camuffato non esitò a farsi a consegnare l’incasso della serata. A distanza di 12 anni è la Giustizia a presentargli il conto. Matteo Lacorte (36 anni, ostunese) è stato arrestato dai carabinieri della stazione della Città bianca in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Lecce.

Il giovane, condannato per “rapina aggravata”, dovrà espiare la pena di due anni, due mesi e 20 giorni di reclusione. Lacorte è stato così associato alla Casa circondariale di Brindisi. Nei guai, il trentaseienne ostunese era finito nuovamente nel marzo del 2007, in quanto accusato di aver preso parte alla rapina consumata un mese prima presso l’agenzia della Banca di credito cooperativo “Alberobello”, a Monopoli. Il quel caso il colpo fruttò 9.000 euro. Qualche giorno dopo la banda (tre giovani di Ostuni, Lacorte compreso) cadde nella rete delle forze dell’ordine, inchiodata dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti nei frangenti immediatamente successivi all’assalto.

L’irruzione in banca avvenne il 26 febbraio 2007. Lacorte, insieme agli altri due malviventi, andò all’assalto del “Banco di Credito Cooperativo di Alberobello”. Armato e con il volto coperto da un passamontagna, il giovane ed i suoi compari, stando all’accusa, si introdussero nella sala dell’istituto di credito, sito in via Belvedere, sulla strada che conduce a Castellana. Arraffarono borsellini, portafogli, sino al contante presente nelle casse della banca.

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