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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Rapporto su sicurezza stradale 2014: nel Brindisino meno incidenti mortali 

Per quel che concerne la mortalità per incidente stradale è la provincia di Brindisi a registrare il maggior decremento - rispetto al 2013 - con un valore pari al 24,1 per cento seguita da Bari". È questo uno degli aspetti incoraggianti che emergono dal rapporto sulla sicurezza stradale redatto dall'Agenzia regionale per la mobilità (Arem) nella Regione Puglia diffuso nei giorni scorsi

BRINDISI – “Per quel che concerne la mortalità per incidente stradale è la provincia di Brindisi a registrare il maggior decremento - rispetto al 2013 - con un valore pari al 24,1 per cento seguita da Bari”. È questo uno degli aspetti incoraggianti che emergono dal rapporto sulla sicurezza stradale redatto dall’Agenzia regionale per la mobilità (Arem) nella Regione Puglia diffuso nei giorni scorsi.

“Lievi incrementi sono da segnalare nelle altre province ad eccezione della provincia Bat che ha registrato un importante aumento rispetto al 2013”, si legge ancora nella relazione redatta dal responsabile dell’ufficio di monitoraggio Pierpaolo Bonerba. Nel Brindisino si è registrato anche un calo dell’incidentalità stradale del 10,3 per cento rispetto al 2013, dati che la fanno posizionare al secondo posto dopo Lecce (-14,7 per cento). Poi c’è Foggia (-9,2 per cento) e Bari (-7,5 per cento); solo la Bat e Taranto hanno invece evidenziato un lievissimo incremento (rispettivamente  più 0,7 per cento e +più 0,3 per cento).Schermata 2015-08-06 alle 16.29.41-2

Nel dettaglio, nel 2014 nel Brindisino si sono verificati 1.013 incidenti (1.129 nel 2013), 22 morti (29 nel 2013) e 1623 feriti (1.129).  In totale, invece, nel 2014 la Puglia è stata teatro di 9.410 incidenti stradali con lesioni a persone di cui 208 con conseguenza mortale. Il numero dei morti, entro il trentesimo giorno, è pari a 230 mentre i feriti ammontano a 15.793. Rispetto al 2013 si è registrata una diminuzione del numero degli incidenti con lesioni a persone (meno 7,6 per cento) e del numero dei feriti (meno 7,7 per cento); gli incidenti mortali registrano una riduzione del 2,8 per cento mentre, purtroppo, non diminuisce il numero dei deceduti (più 2,7 per cento).

Anche per per il 2014 è confermata la tendenza regressiva registrata, a partire dall’anno 2010, del numero degli incidenti stradali con morti e feriti. Mediamente ogni mese, le forze dell’ordine, hanno rilevato 784 incidenti (838 nel 2013, 850 nel 2012, circa 1000 nel 2011 e più di 1000 nel 2010 e nel 2009) che hanno provocato 19,1 decessi ed il ferimento di 1316 individui. L'indice di mortalità (il rapporto tra numero dei morti e numero degli incidenti con lesioni moltiplicato 100) è pari, nel 2014, a 2,4 in lieve aumento rispetto al valore registrato nel 2013 (2,2) ed inferiore al valore registrato nel 2012 (2,6). La Puglia, anche nel 2014, è tra le regioni che mantiene la mortalità per incidente stradale al di sopra del valore di soglia (50 per cento) programmata  dall'Unione Europea nel Libro Bianco del 2001: dai 462 decessi per incidente stradale registrati nel 2001 si è passati ai 230 del 2014, con una riduzione del 50,2 per cento.  Sono i giorni caldi dei mesi estivi di luglio ed agosto a registrare, invece, il maggior numero di incidenti: in particolare nel mese di agosto sono stati verbalizzati 933 incidenti - di cui 30 con conseguenze letali per 36 individui - ed il ferimento di 1614 persone. Rispetto al 2013 nel mese di agosto si è registrato un aumento dell’11 per cento nel numero di incidenti mortali e del 24 per cento nel numero dei deceduti

In media, nel 2014, nelle strade pugliesi  si è registrata la perdita di tre individui ogni cinque giorni per incidente stradale, confermando il dato registrato nel 2013. Il mese di agosto con 3,9 morti ogni 100 sinistri è il mese con il più alto indice di mortalità, seguito dal mese di aprile e settembre con 2,9 morti ogni 100 incidenti e dicembre con 2,8; il mese di gennaio ha registrato il valore piuù basso con 1,7 morti ogni 100 incidenti. L’anno 2014 conferma la tendenza, registrata fin dal 2001, secondo cui il secondo semestre risulta sempre più cruento e con più incidenti dei primi sei mesi dell’anno: nello specifico da luglio a dicembre si son registrati il 50,6 per cento degli incidenti, il 56 per cento dei deceduti ed il 50,3 per cento dei feriti.

Altre curiosità. Il lunedì,  il martedì ed il venerdì sono stati i giorni della settimana in cui si è registrato il più alto numero di incidenti; al venerdì si assegna la maglia nera della mortalità con 43 decessi. La domenica, pur confermandosi come per gli anni scorsi, come il giorno in cui si verificano meno incidenti si segnala, anche quest’anno, per l’elevato numero di decessi (38) e per l’elevato indice di mortalità: 3,6 morti ogni 100 incidenti; a seguire il lunedì con 36 decessi ed il martedì con 35 (Figura 5). Il sabato ed il mercoledì sono i giorni che hanno registrato il minor numero di decessi.

Così come per il 2013, anche nel 2014, sono sempre le prime ore della giornata lavorativa (dalle 9 alle 15) a concentrare il più alto numero di incidenti (40,9 per cento), il più alto numero di decessi (34,3 per cento) ed il più alto numero di feriti (37,9 per cento), confermando dunque l’ipotesi che a maggior concentrazione di traffico corrisponda un’alta probabilità di incidentalità stradale.

Il 72 per cento degli incidenti stradali si è verificato all’interno dell’abitato, il 27,3 per cento fuori dall’abitato e lo 0,7 per cento in autostrada. Rispetto al 2013 si è registrata una importante riduzione degli incidenti mortali sulle strade provinciali (meno 17 per cento) ed un inaspettato aumento sulle strade statali (più 32 per cento); valori uguali a quelli dell’anno passato, invece, si sono registrati su strade urbane ed autostrade.

tabella incidenti stradali-3Le strade provinciali e statali sono state il principale teatro di sinistri mortali. L’altro elemento da considerare è la caratteristica della strada. Circa la metà degli incidenti registrati si è verificato in concomitanza di incroci (50,4 per cento) che ha determinato il 18,2 per cento dei decessi ed il 51,4 per cento dei feriti. Il 40,5 per cento dei sinistri stradali è avvenuto in rettilineo con il decesso di 135 individui – il 55,8 per cento del totale dei decessi. L’8,4 per cento dei sinistri è avvenuto in curva determinando il 20,9 per cento dei deceduti. Tra le principali circostanze presunte di incidenti stradale, anche per il 2014, si è registrato il mancato rispetto dei limiti di velocità o l’eccesso di velocità, la distrazione alla guida ed il mancato rispetto della precedenza, del segnale di stop o della segnaletica semaforica. I sinistri tra veicoli in marcia risultano i più ricorrenti con una percentuale pari al 71,9 per cento.

Nel 2014 risultano in calo anche gli incidenti che hanno visto coinvolti i pedoni: meno 5,6 per cento rispetto al 2013 con un numero di pedoni deceduto ridotto del 32 per cento (17 nel 2014 contro i 25 del 2013).
Passando alla distribuzione territoriale degli incidenti tra veicolo e pedone si è osservato che dei 926 sinistri registrati in Puglia, il 44,8 per cento si è verificato nella provincia di Bari, il 14,1 nella provincia di Taranto, l’11,5 per cento nella provincia di Foggia, l’11,1 per cento nella Bat. La provincia di Bari si segnala per il maggior numero di pedoni deceduti (8), seguita da Bari con 4 decessi e da Taranto e Lecce con 2 decessi.

I conducenti coinvolti nei sinistri stradali nel territorio pugliese sono stati circa 17mila di cui il 77 per cento è di sesso maschile; rispetto al 2013 si osserva una riduzione dei conducenti convolti del 5,5 per cento.
L’analisi dei dati effettuata sulla popolazione dei conducenti nel 2014 fa registrare un incremento dei conducenti compresi nella fascia d’età 30-44 pari all’1,8 per cento rispetto al 2013; per tutte le altre fasce d’età si osserva una netta riduzione pari al 30,5 per cento.

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