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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Reato prescritto: cala il sipario su uno degli ultimi processi per contrabbando

La Corte d'Appello ha dichiarato la prescrizione del reato di contrabbando internazionale di tabacchi lavorati esteri contestato a sette persone che in primo grado vennero condannate a pene comprese fra un minimo di un anno e 2 mesi e un massimo di 3 anni. Si tratta del processo scaturito dall'operazione "Blond", risalente al 2010

BRINDISI – La Corte d’Appello ha dichiarato la prescrizione del reato di contrabbando internazionale di tabacchi lavorati esteri contestato a sette persone che in primo grado vennero condannate a pene comprese fra un minimo di un anno e 2 mesi e un massimo di 3 anni. Si tratta del processo scaturito dall’operazione “Blond”, risalente al 2010. 

I fatti sono avvenuti fra il 2005 e il 2006. Ed è a partire da questo arco temporale che i giudici hanno fatto decorrere i termini per la prescrizione. La Corte d’Appello ha infatti accolto la richiesta del collegio difensivo (composto dagli avvocati Laura Beltrami, Francesco Saponaro, Oreste Nastari, Fabio Di Bello, Emilia Marinosci, Antonio Maurino, Giancarlo Camassa) di considerare  il fatto che non sussistendo nessun elemento tale da dimostrare la permanenza della continuazione del reato associativo dopo le ultime condotte illecite, la soglia di fine reato andava anticipata al periodo in cui si sono concentrate le ultime conversazioni telefoniche intercettate dagli investigatori: fra il 2005 e il 2006 appunto. 

Cala il sipario, dunque, su una delle ultime vicende giudiziarie per contrabbando. Gli imputati erano: Renato De Giorgi, 45 anni, di Brindisi, Claudio Intiglietta, 62 anni, di Fasano, Giovanni Nistri, 56 anni, di Fasano, Vincenzo Ruggiero, 55 anni, di Carovigno; Giuseppe Ruggiero, 65 anni, di Carovigno; Cosimo Lavino, 59 anni, di Brindisi; Massimo Mastrogiacomo, 54 anni, di Brindisi. 

Erano accusati di aver fatto parte di una associazione per delinquere dedita all'importazione illegale di tabacchi lavorati esteri dalla Grecia e dalla Romania. In realtà a far parte del sodalizio c'erano anche altre persone la cui posizione venne definita con giudizio abbreviato. Fu esclusa in primo grado l'aggravante del numero dei partecipanti. A vario avrebbero ricoperto il ruolo di trasportatori, intermediari, scafisti e collaboratori esterni. 

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