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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

“Ospitalità agli immigrati in buona fede: nessun business”

Interrogati oggi dal gip i quattro brindisini arrestati due giorni fa dagli agenti della Digos nell’ambito dell’inchiesta su un presunto traffico clandestino

BRINDISI – “E’ vero che in alcune occasioni è stata data ospitalità agli immigrati, ma non c’è stato alcun guadagno: non c’è business, solo buonafede, non abbiamo chiesto denaro per le dichiarazioni da presentare in Questura”.

Hanno respinto le accuse davanti al gip i quattro brindisini arrestati, ai domiciliari, due giorni fa dagli agenti della Digos nell’ambito dell’inchiesta della Procura su un presunto traffico clandestino di immigrati nel territorio della provincia: secondo l’accusa sarebbero state chieste somme comprese tra 350 e 900 euro.

Luigia Verga, 52 anni, Alba Turi 48 anni, Marcello Coletta 49 anni e Alessandro De Iaco 42 anni hanno affrontato questa mattina l’interrogatorio di garanzia e hanno risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, chiesta dal pubblico ministero Simona Rizzo, alla presenza dei difensori Giacomo Serio, Cinzia Cavallo e Giuseppe Guastella.

A turno, gli indagati, hanno precisato le proprie posizioni ricostruendo gli episodi contestati nel provvedimento di arresto: secondo l’accusa, imbastita alla luce dei risultati delle indagini condotte dagli agenti della Digos, diretti dal vice questore Antonio Caliò, gli indagati in cambio di denaro avrebbero presentato false dichiarazioni di ospitalità all’Ufficio Immigrazione, presso la Questura di Brindisi allo scopo di ottenere rilasci e/o rinnovi di permessi di soggiorno nonché ricongiungimenti familiari. Ruolo di primo piano è stato contestato al cittadino afghano Sahak Ahmad Shah, alias Sak Jan, 30 anni. L’inchiesta ha accertato nel capoluogo brindisino la presenza di un nutrito gruppo di persone, alcune delle quali di nazionalità straniera – in particolare afghani e pakistani.

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